Apprendiamo dalla stampa, con stupore, di un increscioso episodio verificatosi al Comune di Manduria tra un amministratore e un professionista, alle dipendenze dell’Ente, con funzioni di responsabile presso l’ufficio tecnico. Allo stupore segue lo sconcerto alla notizia dell’intervento del 118, con ricovero causa malore, e infine conseguenti dimissioni del professionista, privando così l’ufficio tecnico della direzione, e probabili ritardi nell’esecutività di alcune progettazioni di opere pubbliche di utilità per la comunità.
Ora, senza volere entrare nel merito delle cause che hanno fatto degenerare il rapporto tra il rappresentante dell’amministrazione e il dipendente, ci preoccupa, come sindacato, se quanto accaduto non sia una spia rossa accesa su un clima più generale, e alla quale siano soggetti tutti i dipendenti. Troppe volte abbiamo assistito, presso tutte le amministrazioni, che lacune in capo alla “Governance” cittadina, siano scaricate sui dipendenti, addebitandone le responsabilità alla pubblica censura, ma così mascherando i propri limiti.
E allora giova richiamare all’esempio in disciplina del rispetto delle norme che tutelano la dignità degli operatori, donne e uomini, nella pubblica amministrazione, e per cui non è consentito, e più ancora è perseguito, la mancanza di rispetto verso i dipendenti. Dove fosse riscontrata una qualche forma d’inadempimento, s’istruisce un procedimento di verifica attraverso gli organi competenti, e a conclusione della quale, se al dipendente sono imputabili presunte responsabilità, si applicano gli atti sanzionatori previsti. Questo è il modus operandi di una “civile” amministrazione, dove ogni amministratore deve assumere consapevolezza delle leggi, tutte, che configurano, anche nei limiti, il suo esercizio.
E’ si rivolge appello al Signor Sindaco, per la sua lunga esperienza e competenza, a farsi interprete di un nuovo clima, e sia tangibile come la sua amministrazione riconosce che il benessere psicofisico, la serenità ambientale sul luogo di lavoro, e gli aspetti emotivi e motivazionali sono fattori strategici sia dell’attività lavorativa, che per l’organizzazione e gestione delle risorse umane, anche per la diretta ricaduta che tali aspetti hanno sulla qualità delle prestazioni e delle relazioni con i cittadini, e infine raggiungendo gli obiettivi della “customer satisfaction”, alla quale devono orientarsi le pubbliche Amministrazioni.
Su questo come sindacato non saremo distratti, ma ugualmente siamo disponibili al contributo e collaborazione, per i comuni intenti dell’efficientazione dei servizi, senza arroganze e/o autosufficienze da parte di alcuno.
Direzione Territoriale UIL FPL
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1 commento
giorgio sardelli
mer 25 gennaio 2023 03:11 rispondi a giorgio sardelliricordo un periodo che nell'ospedale di manduria per avere un qualsiasi richiesta con urgenza bastava rivolgeri agli inservienti e non ai dirigenti speriamo non sia lo stesso in municipio esistono dipendenti che si credono onnipotenti generalizzando si intende