Pasquale Dinoi e i suoi personaggi di cartapesta
In occasione dei funerali odierni di Pasquale Dinoi, il netturbino manduriano travolto e ucciso da una moto mentre lavorava, pubblichiamo un suo ricordo scritto dall'attore manduriano Claudio Carrozzo.
Ricordo Pasqualino con dignità e affetto, come lo conoscevano e come lo chiamavano. Era una persona riservata, pacata e gentile, doti oggi difficili da trovare. Fino a poche settimane fa, quando ci siamo incontrati per strada: non lo avevo visto, e lui, richiamando la mia attenzione, mi ha salutato. Ha vissuto dedicandosi alla mamma fino all’ultimo giorno, cresciuto in simbiosi con lei e capace di un amore profondo e sincero. Pasqualino era anche un artista: realizzava lavori in cartapesta, che condivido qui presi dal suo profilo Facebook, una passione spesso nascosta al mondo a causa della sua timidezza. La mia famiglia d’origine era molto legata alla sua, vicini di casa rispettosi e affettuosi con tutti noi; tra l’altro mio padre fu scelto da Pasqualino come suo padrino per la cresima.
Ho molti aneddoti legati alla sua famiglia, ma li terrò per me. Dopo anni di ricerca, aveva trovato, anche se stagionale, una posizione come netturbino: uno di quei lavori umili ma fondamentali per la comunità di Manduria. Ci ha lasciati mentre lavorava con impegno e dedizione. La sua umanità, la sua serietà e il sorriso che trovava anche nelle difficoltà resteranno nel cuore di chi lo ha conosciuto. Che la sua memoria sia di conforto per la sua famiglia, per suo fratello e sua sorella, gli amici e i colleghi. Riposa in pace, Pasqualino: sono certo che tuo papà e tua mamma, la comare Pina come la chiamavamo affettuosamente noi, ti hanno accolto tra le loro braccia sapendo di aver lasciato un esempio di attenzione, responsabilità e altruismo a tutti noi.
Claudio Carrozzo
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