Sabato, 27 Luglio 2024

Cronaca

La sorella di 25 anni non ce l'ha fatta

La tragedia della famiglia Mazza: il fratello medico il primo a soccorrere Chiara e i genitori VIDEO

Le auto coinvolte Le auto coinvolte

È stato il fratello medico a tentare di rianimare la sorella che lo aveva chiamato subito dopo l’incidente prima di perdere i sensi senza più riprenderli. È uno dei particolari angoscianti di questa bruttissima pagina di cronaca che ha sconvolto tutti per la giovane età della vittima.  Chiara Mazza, 25 anni, era seduta nella Fiat Panda affianco al padre che la guidava e dopo il terribile urto, attutito dalla cintura di sicurezza che indossava, è uscita dall’abitacolo per chiamare il fratello di professione medico di base con esperienza di pronto soccorso avendo lavorato in quello del Marianna Giannuzzi di Manduria prima di aprirsi lo studio.

Un attimo dopo l’incidente, i testimoni raccontano di aver visto la ragazza agitata ma apparentemente in discrete condizioni che andava su e giù mentre telefonava al fratello prima di accasciarsi. Un durissimo compito quello del dottor Luigi Mazza, trovarsi di fronte come pazienti di un evento così tragico i genitori gravemente feriti in macchina e la sorella che non rispondeva ai disperati tentativi per rianimarla. Lui con un altro suo collega di passaggio e il personale della prima ambulanza del 118, hanno iniziato le manovre salvavita. È poi arrivato da Avetrana un secondo mezzo di soccorso con infermiere a bordo e infine altri sanitari con l’automedica di Francavilla Fontana. Per più di trenta minuti, tutti insieme, hanno tentato l’impossibile per far ripartire il cuore di Chiara prima di arrendersi.

Nel frattempo le altre autoambulanze trasportavano il papà e la mamma al Santissima Annunziata di Taranto. I due coniugi, professore di matematica lui, di musica lei, entrambi molto conosciuti e stimati in città, sono stati ricoverati per dei traumi toracici e fratture varie e non correrebbero pericolo di vita.

Circa la dinamica dell’incidente non dovrebbero esserci dubbi anche se per avere la certezza bisogna attendere le indagini che il pubblico ministero della Procura ionica, Francesco Ciardo, ha affidato al comandante della polizia locale, Umberto Manelli.

A quanto pare la Jeep guidata da une ventiduenne che percorreva la stradina di servizio del consorzio Arneo interdetta al transito privato, ha invaso la provinciale sbarrando la strada alla Panda che è andata a sbattere senza avere il tempo di frenare. La donna che era alla guida del Suv era diretta a Porto Cesareo dove ha la residenza, avrebbe detto di non essersi accorta dell’incrocio che in effetti in quel punto è poco visibile. Le analisi tossicologiche e alcolometriche su di lei sono risultate negative, per questo è indagata a piede libero per omicidio stradale.

La famiglia Mazza ha dato incarico di consulenza all’avvocato Francesco Ferretti, specialista in infortunistica stradale, mentre il pubblico ministero avrebbe già disposto l’esame autoptico per stabilire le cause del decesso di Chiara che dopo l’urto sembrava non aver riportato traumi mortali. Il pm ha fatto sequestrare i due mezzi coinvolti ed ha autorizzato la rimozione della salma, compito affidato all’impresa Trombacca.  Qui di seguito il servizio video sulle strade del mare.

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12 commenti

  • Luigi Daggiano
    lun 7 agosto 2023 11:27 rispondi a Luigi Daggiano

    Bastardi di amministratori con un po' di coscienza avreste salvato non solo una vita ma tante altre. Basta solo una piccola segnaletica per salvare tante vite. Ma loro non se ne fregano un c..... Auguro solamente a qualcuno di loro ogni volta che percorrono quella strada che li ............ compreso tutti gli alza manine della maggioranza.

  • Ntuninu
    dom 6 agosto 2023 11:17 rispondi a Ntuninu

    Per me sono colpevoli tutti, sia l’amministrazione comunale a livello locale, sia la provincia a livello extra locale dove.., aggiungo, per pararsi il culo , LA PROVINCIA ha installato per tutto il territorio il limite di 50 Km/h , un limite ( forse esagerato ) consentito solo in città! Tutto questo per evitare spese di manutenzione stradale e , contemporaneamente addossare la responsabilità su tutti gli automobilisti. . In quel tratto ( Manduria/S.Pietro in Bevagna ) la velocità ideale INTERMEDIA è di 70Km/h ,perché viaggiando a 50Km/h si formeranno autocolonne lunghissime. Opinione

    • f.petri
      lun 7 agosto 2023 04:47 rispondi a f.petri

      E infatti talmente è grande questa avversione nei confronti dell'amministrazione comunale attuale che tutti hanno dato addosso alla stessa senza pensare che lì non ha competenze perché è una strada provinciale!!!

  • Monica
    dom 6 agosto 2023 06:05 rispondi a Monica

    Vogliamo il lutto cittadino perché ognuno di noi si sente in lutto per questa ragazza strappata alla sua vita giovanissima per negligenza umana. Una tragedia che si poteva evitare se ci fossero stati i cartelli stradali giusti e lo stesso punto dove sono morti altri giovani non fosse stata dimenticato. Tutta la città di manduria è in lutto e il primo cittadino ne deve prendere atto e lasciare il lutto fino a dopo i funerali lo chiediamo a gran voce noi cittadini. Chiara era una di noi e non può passare inosservata la nostra sofferenza per lei e per il dolore della sua meravigliosa famiglia.

  • f.petri
    dom 6 agosto 2023 04:42 rispondi a f.petri

    Su questo giornale siete ossessionati dall attuale amministrazione comunale anche se in passato ce ne sono state di peggiori e anche infiltrate da elementi criminali Le strade sono messe così anche per colpa loro. Gli attuali amministratori non possono rimuovere in un colpo tutti i mali esistenti....

  • Willy
    dom 6 agosto 2023 04:36 rispondi a Willy

    ...mi sembra di ricordare che quella strada di servizio è privata e perciò non percorribile. Poi col tempo hanno divelto tutti i divieti di accesso/transito, perciò chiunque percorra quella strada e causa un incidente ha torto

  • Tony
    dom 6 agosto 2023 03:26 rispondi a Tony

    Attendiamo che il sindaco domani proclami come minimo tre giorni di lutto cittadino per la perdita dell’amata giovane Chiara. È un suo dovere. E ci auguriamo che non lo abbia perso il senso.

    • Salvatore
      dom 6 agosto 2023 06:12 rispondi a Salvatore

      Siamo pianamente d’accordo il sindaco è il primo cittadino di 23.000 altri cittadini non il nostro comandante. Tutti stiamo piangendo questa vita spezzata anche per colpa di chi non vede. Un’altra vittima della strada e Manduria vuole rimanere chiusa nel silenzio per rispettare Chiara e la sua famiglia.

  • Michy
    dom 6 agosto 2023 12:46 rispondi a Michy

    Io farei pagare tutto al comune di manduria.è lui il colpevole,il resto è fantascienza.non c’è UNAstrada che porta al mare in condizioni decenti.

  • Gregorio
    dom 6 agosto 2023 12:41 rispondi a Gregorio

    L amministrazione pensa al nulla piu assoluto,mi piacerebbe capire come mai al nord vengono stanziati annualmente i soldi per il rifacimento delle strade e qui passano ogni volta 30 anni?

    • D. D.
      dom 6 agosto 2023 11:22 rispondi a D. D.

      I fondi vengono stanziati dalla Regione ma non vengono puntualmente richiesti dal comune perché credo non abbiano neanche un prospetto di quello che c'è da fare. Vengono stanziati anche per tante opere ma con lo stesso esito.

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