Ferdinando Arnò
Diciotto chilometri di litoranea. Campomarino. Torre Colimena. Una striscia di sabbia e scogli. Bellissima. Irreale. Il mare che ti confida che, fra poco, l’incantesimo finirà. Perché, come in una via Gluck pugliese, là dove c’era il vento e la sabbia ora arrivano i mojito.
Le concessioni. I chioschi con i loghi fatti in AI, le sdraio numerate. Quattordici spiagge “attrezzate”. In meno di nove chilometri — il resto è scoglio. Nove di queste con la possibilità di inserirci anche il noleggio degli ski-jet. Ma mica abbiamo finito: dall’altra parte della litoranea, un bel bando per piazzarci altri chioschi. E intorno, la solita narrazione. “Riqualificazione”. “Valorizzazione”. Sì. Della pizza surgelata. Del gettone per la doccia a tempo. Del vigile che non c’è.
La bellezza non si può monetizzare, quindi deve sparire. Deve diventare sfondo. Estetica Instagram, materiale per reel. La bellezza così com’è — nuda, antieconomica — è un problema. E io che ci torno. Ogni volta. A guardarla. A non capire cosa mi pesa di più: la devastazione o l’indifferenza. Come se ormai fosse tutto normale. Come se fosse giusto così.
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2 commenti
Antonio
gio 27 marzo 10:52 rispondi a AntonioPovero mare nostro. La mercificazione di tutto ha preso la mente degli uomini. Riprendendo un vecchio slogan: "PAGHEREMO CARO, PAGHEREMO TUTTO". La natura prima o poi ci darà chiederà il conto. Anzi già lo sta presentando.
Gregorio
mer 26 marzo 15:38 rispondi a GregorioNon riesco a capire la bandiera blu da questa conclusione .. tra : 1)Discariche, 2)Trincee drenanti, 3) Spazzatura in vista in qualsiasi ora del giorno e…dopo tante cose negative ci si mettono anche i chioschi con i loghi fatti in AI e le 💩in 3D, con le sdraio numerate tipo carcere. Quattordici spiagge “attrezzate” nei punti migliori, mentre la spiaggia libera è sui SCOGLIONI ( scogli grandi) . Ma tutti questi professionisti dell’amministrazione del cambiamento..DDÓ LÈ CHIATI* !!! (traduzione: dove sono stati trovati) !!