
Avviata in forte ritardo rispetto a tutti i comuni della provincia di Taranto, la raccolta differenziata «porta a porta» nel comune di Avetrana soffre un rodaggio difficile e non privo di malesseri da parte degli abitanti convinti che si poteva fare di più. Le critiche maggiori riguardano l’insufficienza dei consumabili a corredo per ogni famiglia come buste e bidoncini per la separazione dei rifiuti, ma anche la modalità di ritiro della spazzatura e l’esclusione di alcune categorie dalla raccolta spinta.
I contenitori a disposizione di ogni unità abitativa sono soltanto due, uno di colore marrone per l’umido e l’altro bianco «multiuso» che deve essere utilizzato di volta in volta come raccoglitore vetro, plastica, carta e cartone, alluminio, metalli e indifferenziato. Questo comporta da parte delle famiglie l’uso di altri recipienti personali, uno per ogni tipologia di spazzatura che sarà trasferita in quello multiuso nel giorno stabilito per il ritiro. Un solo giorno settimanale, il martedì, dedicato all’indifferenziato, inoltre, costringe gli utenti a lunghe permanenze in casa della spazzatura prodotta che deve essere contenuta in qualche secchio di fortuna perché quello bianco deve essere impiegato ogni giorno per una differente funzione. Critiche vengono mosse inoltre per la modalità di conferimento di pannoloni sanitari e pannolini per neonati. Il loro smaltimento avviene per tre giorni la settimana all’interno di buste o altri contenitori di fortuna lasciati sul marciapiede di casa con inevitabile imbarazzo per chi ci abita oltre agli ovvi problemi di odori che tale rifiuto produce soprattutto d’estate.
Discriminante viene infine considerata l’esclusione degli studi professionali dalla raccolta porta a porta. Il contrato stipulato dal comune con la ditta incaricata, la «Universal Service» di San Marzano di San Giuseppe, non prevede questa inclusione costringendo i liberi professionisti (commercialisti, ingegnerei, architetti, geometri e così via) a portarsi a casa il rifiuto che sarà poi smaltito con quello domestico.
Questi problemi, sommati all’impreparazione o alla inevitabile cattiva volontà di alcuni, sta producendo già i suoi effetti peggiori: nelle campagne intorno ad Avetrana fanno la loro comparsa buste di spazzatura lanciate dalle auto in corsa. Un’evenienza presa già in considerazione dall’amministrazione comunale che ha pronto un piano per l’installazione di video trappole.
Il comune di Avetrana che vuole scrollarsi di dosso quel 6% della raccolta differenziata ottenuta con il vecchio sistema delle campane e dei cassonetti per le strade, investirà una somma pari a un milione e duecentomila euro l’anno estendendo il servizio anche nelle zone residenziale vicine alla costa. Ai cittadini che storcono il naso per come è stato organizzato il servizio, il vicesindaco Alessandro Scarciglia chiede comprensione e pazienza. «Siamo ancora in una fase iniziale – dice – e con lo sforzo di tutti riusciremo a superare ogni ostacolo».
N.Din.
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1 commento
Joe
mar 19 febbraio 2019 06:51 rispondi a JoeUn imbarazzo di tipo molto speciale...... Ci ho pensato il primo giorno.......! ! !