
Sono davvero stanca di sentir dire che in questo paese sappiamo solo criticare e protestare. Questa affermazione oramai è diventata un modo come un altro per mettere il bavaglio a chi dice ciò che vorremmo non si sapesse.
Le critiche sono distruttive esclusivamente quando sono disfattiste, quando si dice No a prescindere, quando si esprime parere negativo solo perché la proposta viene da altri e sino ad oggi quest'atteggiamento lo ha assunto proprio chi amministra la cosa pubblica (basta andare a cercare ed ascoltare le registrazioni dei consigli comunali per rendersene conto).
Dall'altra parte invece, non solo da parte del nostro amico, ma da più di qualcuno i "No" sono sempre stati argomentati e accompagnati da proposte alternative o da richieste di confronti e verifiche.
Quindi non è vero che criticare le scelte assurde, pretendere confronti con la cittadinanza (prima e non a guaio compiuto) e denunciare incompetenze e retroscena o dubbi, equivalga a criticare per distruggere.
Alcune critiche servono per demolire quei sistemi sporchi consolidati nel tempo e ricostruire gradualmente in modo trasparente e giusto oltre che legale. Se poi questo spaventa, due domande me le farei.
Tiziana Brunetti
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1 commento
Lorenzo
ven 27 maggio 2022 12:01 rispondi a LorenzoLe do perfettamente ragione. Guardi alla Marina, il sottoscritto iper critico, troverà nei miei commenti decine e decine di proposte finalizzate a migliorare la civiltà e il vivere. Hanno risposto con le strisce blu ovunque. Ho detto tutto.