Giovedì, 1 Maggio 2025

Gli articoli

Seconda puntata su Manduriambiente

Da ex sindaco dico che la discarica si poteva chiudere con un’ordinanza

Roberto Massafra Roberto Massafra

La chiusura, decretata dal Tar, dell’impianto sito in contrada la Chianca, seppur fortemente voluta dalla mia amministrazione, aveva creato alcune criticità che non potevano essere ignorate. Prima tra tutte la necessità di individuare un sito alternativo  ove smaltire i nostri rifiuti, con notevoli costi aggiuntivi per i cittadini; ma anche la gestione post mortem della discarica di Manduriambiente, il risarcimento multimilionario che l’azienda rivendicava dai comuni, il destino delle decine di addetti che vi lavoravano.

Mi rendo conto che un certo ambientalismo da salotto, tanto radicale quanto inconcludente, può permettersi il comodo lusso di ignorare questi problemi, ma non così per chi ha la responsabilità di amministrare una città. Per fortuna negli anni immediatamente successivi sono intervenute delle sostanziali novità, che ci hanno permesso di riconsiderare il problema dello smaltimento dei rifiuti sotto una nuova luce: innanzitutto l’introduzione, prima a Manduria e poi in altri comuni,  della raccolta differenziata, che ha consentito, pur tra molte difficoltà, di ridurre drasticamente il quantitativo di Rsu (rifiuti solidi urbani) indifferenziati da inviare in discarica; in secondo luogo la constatazione che nei tre anni circa in cui i conferimenti alla discarica la Chianca erano stati interrotti, i rifiuti abbancati avevano subito un assestamento, creando una volumetria residua. Fu così che Manduriambiente rinnovò la proposta di ampliamento, basata sull’impegno a ripristinare le iniziali condizioni di utilizzo dell’impianto, cioè il conferimento dei soli RSU indifferenziati, che sarebbero stati lavorati e separati in una frazione secca, da inviare ad altri impianti, ed in una frazione umida da sversare in discarica.

Poiché il grosso dell’umido veniva (e viene) smaltito come rifiuto differenziato, vi erano i presupposti per un utilizzo residuale molto limitato della discarica la Chianca. Senza raggiungere volumetrie eccessive, considerando anche la rapida decomposizione dell’umido, si sarebbe potuto riaprire l’impianto, garantendo i posti di lavoro e ridurre notevolmente i costi di smaltimento, che, ricordiamo, sono a totale carico dei cittadini. Così si raggiunse un accordo tra Comune, Regione Puglia e Manduriambiente per una riapertura controllata e limitata dell’impianto, che, sino a quando la mia Amministrazione è restata in carica (settembre 2017), non ha comportato neanche un centimetro di sovralzo. Purtroppo sotto la gestione commissariale, il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti della Regione Puglia, avvocato Grandaliano,  non sapendo come fare per completare il ciclo dei rifiuti, decretò, così come aveva fatto Vendola ai suoi tempi, di abbancare in discarica l’intera frazione indifferenziata dei rifiuti, ottenendo il risultato di superare ancora una volta in tempi molto più rapidi del previsto anche la quota di ampliamento concordato.

Una domanda risorge spontanea: perché i commissari straordinari prima e l’Amministrazione attuale  poi, non hanno bloccato subito l’utilizzo “allargato” e, a mio avviso, illegittimo, della discarica la Chianca?

Roberto Massafra, già sindaco di Manduria

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

5 commenti

  • CRICORIU
    mar 29 aprile 17:49 rispondi a CRICORIU

    La cosa inquietante e' vedersi orde di politici sia in carica che ex parlare di vecchi retaggi ed additandosi colpe l'un l'altro. Chi ne paga le conseguenze a caro prezzo ? indovinate chi ? Intanto manduria fra un po' sara' sommersa da rifiuti e non ultimo di m... Sempre ringraziando i politicanti di qualsiasi colore politico sia chiaro dai rossi ai neri...

  • Antonio
    mar 29 aprile 11:48 rispondi a Antonio

    Mi sa tanto ,,che il bue dice cornuto all' asino,,vecchi proverbio

  • Angela
    mar 29 aprile 11:46 rispondi a Angela

    Come i politici ,non si guardano mai allo specchio. Che umanità. Opinione

  • Lorenzo Libertà per la Marina
    mar 29 aprile 10:13 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

    Questo paese ha bisogno di gente seria. Per i "cognati" abbiamo tanti film di Ciccio e Franco da vedere. Un Sindaco se voleva, ripeto se voleva 😜 metteva ai tempi il vincolo ambientale con obbligo di ripristino della discarica a verde piantumato. È piena l' Italia di " panettoni" riqualificati ambientalmente. Le diatribe familiari risolvetele a casa vostra. Attendiamo i resoconto 1 e 2 sullo spostamento del nuovo depuratore dalle Campagne Manduriane sulla strada per Avetrana, alle Marine di Manduria con scarico al mare. Ci faccia sapere qualcosa nel merito 😜 Mesciu Cosimo. Opinioni

  • cittadino
    mar 29 aprile 07:41 rispondi a cittadino

    Clap, clap ,clap, belle PAROLE, da chi all'epoca della querelle sosteneva strenuamente che di "puzza non è mai morto nessuno". Dette oggi hanno il sapore di saga famigliare alla "Beautiful", e, di preparazione del terreno alla futura semina.

“I cittadini si ascoltano sempre, non a convenienza”
La redazione - mar 8 aprile

Cari signori governanti di questa Città, non mi sembra corretto chiedere l'appoggio della cittadinanza per formare un comitato contro l’ampliamento della discarica, soltanto per portare avanti le vostre scelte o interessi, ovvero, ...

Vi racconto la storia del Candeloro
La redazione - mer 9 aprile

Manduria oggi è una città spenta . Come si può altrimenti definire una città senza un teatro? Eppure ne abbiamo avuto uno che  è stato una vera eccellenza: il Cinema Teatro Candeloro. ...

La brutta storia del comitato sponsorizzato dal sindaco
La redazione - ven 11 aprile

Quello andato in scena ieri nella sala consiliare del Comune di Manduria è solo l’ultimo atto di una commedia degli orrori a cui l’amministrazione Pecoraro ci ha purtroppo abituati sin dal suo insediamento. ...