Giovedì, 2 Maggio 2024

Cronaca

Dalle notizie filtrate al termine dell’operazione, pare che le inosservanze riscontrate riguardano il mancato rispetto di diverse prescrizioni che erano state precedentemente imposte dagli enti regionali deputati al rilascio delle

La Procura mette i sigilli al lido "Rio de Mar"

lido lido | © La Voce di Manduria

Estate da dimenticare per i proprietari e i clienti del lido «Rio de Mar» di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria. Da ieri lo stabilimento è a disposizione della magistratura tarantina che su di esso sospetta l’esistenza di gravi violazioni di natura ambientale. Un piccolo esercito ieri composto da carabinieri del Corpo forestale, militari della capitaneria di porto, agenti della polizia locale e tecnici dell’ufficio urbanistica e lavori pubblici del comune di Manduria, ha controllato centimetro per centimetro tutte le strutture e controllato elaborati, documenti e permessi messi loro a disposizione dai proprietari. I controlli, iniziati in mattinata, si sono protratti sino al tardo pomeriggio quando dal magistrato di turno è arrivato l’ordine di chiudere tutto e mettere i sigilli sino a data da destinarsi. Naturalmente il pubblico ministero che ha preso tale decisione lo ha fatto sulla scorta delle risultanze investigative del personale presente sul posto.

Dalle notizie filtrate al termine dell’operazione, pare che le inosservanze riscontrate riguardano il mancato rispetto di diverse prescrizioni che erano state precedentemente imposte dagli enti regionali deputati al rilascio delle autorizzazioni. Tra queste, la più grave, la non osservanza della inviolabilità dell’area retrodunale protetta.

L’operazione congiunta di ieri, è stata il seguito di un dettagliatissimo esposto depositato alla Procura della Repubblica di Taranto che ha aperto un fascicolo e che ha poi delegato i vari uffici e corpi di polizia per le dovute verifiche. Per il comune di Manduria erano presenti il comandante del corpo di polizia municipale, maggiore Enzo Dinoi, con la sua squadra di vigili che si interessano di abusivismo edilizio mentre la parte tecnica era rappresentata dal dirigente del settore, ingegnere Emanuele Orlando con il geometra comunale Bruno Montesardo. È toccato a quest’ultimo fare i rilievi volumetrici e delle distanze grazie ai quali è emerso l’illecito.

Tutte le operazioni sono avvenute sotto lo sguardo incuriosito e interlocutorio dei numerosi clienti che dalla mattina occupavano gli ombrelloni ed altri spazi del lido. Per evitare disagi e soprattutto lo sgombero degli occupanti che avevano già pagato e impegnato così la loro giornata al mare, il comandante Dinoi in accordo con gli altri suoi colleghi e del magistrato, ha decretato la chiusura e l’apposizione dei sigilli solo quando anche l’ultimo cliente aveva abbandonato il perimetro del bagno.

Alla misura di chiusura ora la proprietà concessionaria della licenza potrà presentare ricorso chiedendo la riconsegna del bene per procedere ai lavori per il rispetto delle prescrizioni dettate e non rispettate in precedenza.

Nazareno Dinoi

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2 commenti

  • Gaetano Coratella
    mer 12 luglio 2017 05:40 rispondi a Gaetano Coratella

    Ogni volta che qualcuno crea qualcosa di buono viene osteggiato dalle amministrazioni... non conosco i dettagli e le ragioni, ma probabilmente se fosse prevalso il buonsenso e dato la possibilità ai gestori di porre rimedio non si sarebbe chiuso il lido, una delle poche oasi buone del posto. Le amministrazioni provvedano a creare marciapiedi per i pedoni, ottimizzare la raccolta differenziata anche sulla spiaggia libera rendendo il posto più vivibile e civile

  • Francesco
    mer 12 luglio 2017 03:16 rispondi a Francesco

    Buongiorno vorrei inviare alla GiuntaComunale alcune riflessioni: è da 18 anni Che vengo a SanPierto,quest'anno anno con mia grande meraviglia ho visto occupato da una bella struttura, lo scivolo che permetteva a natanti medi o piccoli di accedere in mare, vengo al dunque, questa decisione mi è sembrata irrispettosa verso quei proprietari di piccoli natanti o barchette che non hanno la possibilità di spendere 8 euro per divertirsi alcune ore nel bel mare di Manduria. A mio modesto parere sarebbe stato più saggio lasciare lo scivolo dei Manduriani libero ,è dare la concessione a chi vuole investire in quel lavoro ,in un altro posto . 8 euro da dare al gestore senza ricevere nessun servizio sono ingiusti perché non vedo oltre al bar quale servizio possa dare.Saluti

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