Domenica, 11 Maggio 2025

Il miniracconto

La penna

La penna La penna | © n.c.La primavera è vicina ed esco spesso senza giubbotto. In fondo il telefonino che ho potrei metterlo sotto un cumulo di ciottoli e non ne avrebbe danni, quindi sta bene in tasca, di quello che pensa la gente del mio modo di vestire non m’importa nulla, eppure hanno trovato qualcosa in cui mettere becco: la penna che esce dal mio taschino. La porto perché, spesso, trovo una immagine, un suono, un profumo che m’ispira e prendo un appunto che, tornato a casa, si trasforma in un miniracconto. Qualcuno però “sa” perché porto la penna! La porto perché mi sto montando la testa. Chi mi credo di essere per quelle quattro cazzate che scrivo? A volte dico che vado a scuola. Sono venti anni che ci vado e non sono riuscito a prendere il diploma? Che cernia! Inutile dire a questi che ho fatto la collezione di titoli di studio: non vedono di là del naso. Decidono che sono un incapace e non c’è verso di attenuare il loro livore verso di me. Di tanto in tanto incontro un piccolo uomo che mi fa i complimenti. Io scriverò soltanto per te amico mio: lo meriti!  

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