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La maledizione di Avetrana colpisce i giornalisti
La maledizione di Avetrana colpisce i giornalisti
La maledizione di Avetrana colpisce i giornalisti | © n.c.AVETRANA - Tempi duri per gli operatori dell’informazione cacciati prima dalle strade dell’orrore di Avetrana e da ieri anche davanti il tribunale di Taranto. E le negatività non si fermano qui. Rovinose cadute, strani malori, telecamere che si spengono, fari che esplodono, cassette inceppate. E ancora serrature d’auto che s’inchiodano, incidenti stradali e bucature multiple delle ruote. Una sospetta concentrazione d’infortuni sta scuotendo il popolo dei media che da due mesi ha preso domicilio ad Avetrana per documentare il giallo dell’uccisione della piccola Sarah Scazzi. Nella graduatoria della iella, la categoria che ha avuto la peggio è quella dei giornalisti. Le donne sono più sfigate dei loro colleghi. La prima ad essere colpita dalla «maledizione» è stata Valentina Loiero del Tg5: una caduta nel box doccia le è costata la rottura del labbro inferiore e un indolenzimento diffuso in tutto il corpo durato diversi giorni. Seconda caduta per Maria Corbi del quotidiano «La Stampa» con infrazione del pollice della mano sinistra. Ritorno a Roma anche per lei. Più preoccupante il malore accaduto alla giornalista di Rai Uno, Flavia Lorenzoni. Un’apparentemente banale caduta nell’albergo dove era alloggiata ha avuto conseguenze più serie con due giorni di ricovero all’ospedale di Manduria e il consiglio dei medici di un lungo periodo di riposo. La sfortuna non ha risparmiato la giornalista di «Porta a Porta», Rosanna Santoro, vittima anche lei di una scivolata per colpa di un gradino poco evidente e la conseguente contusione di un polso e ammaccature alle ginocchia. L’inviata del salotto più famoso d’Italia ha raccontato anche un altro episodio da far venire i nervi. «Dovevo recarmi urgentemente in un posto e la troupe non arrivava e quando ho cercato di avviarmi da sola – dice - sono rimasta bloccata perché la chiave elettronica della messa a moto si era inceppata». Lei, a differenza delle sue colleghe, ha potuto rimanere sul campo a lavorare. Ha dovuto invece recuperare un’altra auto il giornalista dell’agenzia ApCom, Filippo Marra, coinvolto in un incidente stradale quando da Avetrana si stava recando al tribunale di Taranto: lievi ferite per lui, distrutta invece la sua automobile. La iattura ha colpito anche gli operatori e cameramen che accompagnano i cronisti. A passarne di tutti i colori è stato l’operatore di Rai Uno, Vito Cacucciolo che elenca così le malesorti: «Il display del telefonino oscurato, la prima telecamera che non funziona, la sberla in faccia dalla sorella di Concetta, Emma Serrano, una caduta mentre salivo i gradini del furgone del montaggio, infine la rottura della seconda telecamera. Tutto questo in pochi giorni; è una coincidenza che non dovrebbe preoccuparci», conclude Cacucciolo usando prudentemente il condizionale. Altri episodi simili sono accaduti ai suoi colleghi: batterie che si scaricano prima del tempo, lampade che si fulminano oscurando la scena che si attendeva da ore, microfoni che non si agganciano alla telecamera, forature di gomma multiple e così via. Francesco Saccente, cameramen di Mediaset, non vuol rischiare e s’improvvisa dispensatore di amuleti contro la iella. «L’alloro è un ottimo rimedio per allontanare il malocchio – dice –, non per niente gli scaramantici imperatori romani lo usavano come corona». Un gioco, il suo, che comincia a dare i primi risultati perché le sue foglie d’alloro che un vicino di casa di Sara Scazzi gli ha donato, sono andate a ruba. N.D.
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2 commenti
Anna Lisa
gio 28 ottobre 2010 11:24 rispondi a Anna LisaMo vedi che le maledizioni della Littizzetto sono andate a segno, ahahahah . Adesso medium e sensitivi faranno a gara dicendo che lo spirito tormentato della piccola a perseguitare i giornalisti.
maria
gio 28 ottobre 2010 02:29 rispondi a maria...tra "orrore" e "maledizione" troveranno un aggetivo "garbato", per la gente, su Avetrana, per rispetto a Sarah?