
«La società assegnataria del lotto numero due, non è l’unica a gestire in modo corretto le spiagge di Manduria». A sostenerlo è l’imprenditore Giovanni Miriantini, amministratore della società «Hazard» di Milano con domicilio a Lizzano. Nella sua qualità di gestore del tratto di spiaggia pubblica della Salina dei Monaci, Miriantini, aggiudicatario con le altre quattro imprese dei circa sette chilometri di spiaggia libera che il Comune di Manduria ha affidato ai privati per garantire le norme anti Covid, promuove così l’attività svolte dalla sua organizzazione. «La nostra società che gestisce il lotto 6 con due operatori fissi e con il sostegno di altri due per il controllo e la salvaguardia della spiaggia delle dune e della salina – scrive -, sin da subito si è operata per salvaguardare la salute dei bagnanti misurando la temperatura corporea con termometro laser a tutti quelli che entrano nel parco». La riviera assegnata ai milanesi, lunga quasi due chilometri, è quella con il più elevato pregio naturalistico e ambientale trovandosi tra il mare e la zona umida della Salina, habitat dei fenicotteri rosa e di altre specie protette.
Secondo i milanesi, durante la loro gestione sono stati registrati circa settemila ingressi fra la spiaggia e la salina con altrettante misurazioni della temperatura assicurata a tutti. «Inoltre – fa sapere sempre l’impresa -, forniamo agli utenti tutte le informazioni sulle modalità di comportamento anti Covid e le ulteriori richieste dei turisti, sulla salina, il suo habitat faunistico e la sua splendida vegetazione, cercando di controllare e salvaguardare al meglio tutta l’area, impedendo anche l’ingresso all’interno dell’area di mezzi a motore e cercando di tenere l’ingresso antistante libero da auto e moto per ogni possibile emergenza per facilitare l’intervento e il passaggio di ambulanze e di qualsiasi altro mezzo di soccorso, così come si è purtroppo già verificato per ben tre volte sino ad ora. Ovviamente il tutto nei limiti e nelle possibilità che comporta la gestione di uno spazio così ampio».
Con una spesa di poco superiore ai ventunomila euro, il comune di Manduria ha affidato i lidi più frequentati delle sue marine a cinque imprese private che operano nel settore dell’accoglienza e l’intrattenimento. I gestori, sulle spiagge a loro affidate e in cambio di un corrispettivo di cui si farà carico il comune, dovranno garantire l’ordine e il rispetto delle norme sul distanziamento sociale «mediante una serie di iniziative e servizi – si legge nel contratto - che consentano la frequentazione sicura e ordinata delle spiagge, nel rispetto della normativa a tutela della sicurezza personale e collettiva e della salute pubblica delle attività? di libera balneazione». La Hazard si è aggiudicato il lotto della Salina per per 3.490 euro.
Nazareno Dinoi
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3 commenti
Domenico
gio 20 agosto 2020 03:14 rispondi a DomenicoDue persone (stipendi, contributi e assicurazioni di legge) x il periodo di concessione, x i servizi offerti, più l'utile d'impresa, senza attività collaterali esentasse o non documentate, è un miracolo economico! Potete spiegare, cortesemente, come titolari, gestori e tutte le parti coinvolte fanno "quadrare iconti"? Senza una informazione completa, appare un miracolo all' italiana. Diteci tutto, senza pensare di avere a che fare con le tre famose scimmiette, o almeno tacete. Grazie!
Vincenzo
gio 20 agosto 2020 01:27 rispondi a VincenzoChi si loda s'imbroda? Se l'attività espletata dalla società milanese e dalle altre si è dimostrata proficua ed efficiente, ben vengano iniziative dello stesso genere, a salvaguardia della salute e dei luoghi, demandando ad esse la gestione di attività che il comune non riesce ad assicurare col proprio personale (ombrelloni e sdraio segnaposto, ingresso alle spiagge, abbandono rifiuti, gestione parcometri ed altro. Ci vuole lungimiranza e controlli, affinché anche le imprese interessate non debbano auto-dichiarare quanto fatto, perché altri l'hanno accertato in itinere. Un sistema di controlli forse non contemplati dal bando?
Lorenzo
gio 20 agosto 2020 06:16 rispondi a LorenzoPensate, comune e ente riserva con quei soldi potevano dare lavoro a due ragazzi Manduriani che avrebbero svolto lo stesso lavoro, magari se il direttore rinuncia a a 2 suoi sudatissimi stipendi, anche quattro ragazzi si poteva dar lavorare. Convenzione con Istutito Agrario per prossimo anno? Ma no diamo soldi ai Friulani l' anno prossimo.