
«Oggi abbiamo trovato questa lettera sulla tomba di mio fratello, purtroppo è anonima. Chiunque tu sia, spero che i nostri ringraziamenti per il pensiero e le belle parole ti arrivino!».
Inizia così questa triste e molto commovente storia che è stata raccontata su Facebook da Martina Dinoi, sorella di Michele, il diciottenne manduriano morto a marzo del 2018 in circostanze ancora misteriose: fu trovato in fin di vita con la testa incastrata tra le sbarre del parapetto del pianerottolo esterno della propria abitazione. Il giovane in coma senza mai riprendersi morì diversi mesi dopo. Da quel giorno la sorella con i più stretti parenti lo va a piangere sulla tomba ed è lì che una sconosciuta ha lasciato una toccante lettera che la ragazza ha voluto condividere con tutti.
L’anonima autrice dello scritto racconta di essere stata colpita dai pianti e dalla sofferenza dimostrate dal padre dello sfortunato giovane ogni volta che si reca sulla tomba del figlio. Non sapendo cosa fare per alleviare quell’immenso dolore, la misteriosa ragazza la lasciato lo scritto di cui vi proponiamo la trascrizione fedele.
La lettera
«Una sera non riuscivo a prendere sonno perché la mia mente era occupata a pensare ad una persona. Non la conosco personalmente, ma mi è capitato di incontrarlo qualche volta qui (nel cimitero, Ndr).LO vedevo sempre piangere su questa tomba, credo sia il suo papà. Non riuscivo a smettere di pensare a cosa si provi a perdere un figlio. Credo sia una cosa impossibile da immaginare. Eppure quella notte non riuscivo a smettere di pensare a cosa avrei potuto dirgli per calmare il suo dolore.Immaginavo di scrivere un bigliettino e così ho fatto. Sarà un caso, il destino o una coincidenza… non lo sol Ma volevo solo dirle che suo figlio ha trovato la pace e non vorrebbe veder piangere i suoi cari. Anche se lui non è presente fisicamente, è sempre affianco a lei e un giorno molto lontano ovviamente, vi incontrerete e starete di nuovo insieme!Spero di aver fatto la cosa giusta nel scrivere tutto questo e di non essere stata troppo invadente. Concludo con una frase di una canzone di Ermal Meta per ricordarle che lui "Sempre sarà nella tasca destra in alto».
Sulle cause della misteriosa morte di Michele è ancora aperto un’inchiesta della Procura della repubblica di Taranto che indaga per omicidio colposo.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Username
mer 12 agosto 2020 07:01 rispondi a UsernameVeramente commovente, ??