Per due giorni di fila, ieri e l’altro ieri, la filiale manduriana della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, situata nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele (Villa comunale), è rimasta chiusa per consentire l’intervento di sanificazione di tutti i locali ad opera della ditta Chemipul. La sospensione dell’attività che dovrebbe riprendere oggi, venerdì 20 marzo, è dovuta alla recente presenza agli sportelli dei due medici curanti manduriani contagiati dal coronavirus e ricoverati nel reparto malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto.
I due professionisti, clienti della banca, si sarebbero recati nell’istituto in questione per effettuare delle operazioni al banco pochi giorni prima che si sapesse del loro contagio. Per cui è scattato l’allarme e la conseguente chiusura al pubblico con la sospensione totale di ogni servizio e la messa a riposo di tutti i dipendenti.
La gravità dell’allarme ha consigliato la direzione della banca ad informare del rischio la clientela e tutti gli avventori dell’istituto. Per questo è stato affisso un cartello all’ingresso in cui legge: «A scopo precauzionale, invitiamo coloro che si fossero recati in questa dipendenza negli ultimi 14 giorni, a segnalare la circostanza alle autorità sanitarie locali come da indicazioni ministeriali».
La notizia che in pochi manduriani hanno potuto apprendere se non recandosi in filiale, ha sollevato delle critiche di chi si chiedeva se, in considerazione dell’importanza del rischio, non fosse stato necessario utilizzare un sistema di informazione più vasto ed istituzionale piuttosto del piccolo foglio affisso sulla posta d’ingresso della banca che ha potuto leggere solo chi, in questi due giorni di chiusura, si è recato in banca.
Vanno sempre a rilento, intanto, i contatti del Dipartimento di prevenzione della Asl, con la vasta platea di assistiti dei due medici contagiati. Da un sondaggio realizzato sulla pagina Facebook di un giornale locale, su 331 pazienti dei curanti in questione, solo il 13% è stato sinora raggiunto dagli operatori del Dipartimento Asl. Nell’attesa diversi di loro stanno tentando di contattare personalmente, con molta difficoltà per l’intasamento delle linee, i numeri indicati per l’emergenza Covi-19. Tutti gli assistiti ricevono istruzioni a rispettare un periodo di isolamento di 14 giorni e di misurarsi la temperatura corporea due volte al giorno solo se hanno avuto contatti diretti con i propri medici nelle ultime due settimane precedenti il ricovero dei medici.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
COSIMO MALAGNINO
ven 20 marzo 2020 04:55 rispondi a COSIMO MALAGNINOMa i commissari prefettizi, dove stanno?Il super comandante plurincaricato DiNoi, comandante in capo dei VV. UU. dove sta? I vigili urbani tutti imboscati? Il segretario comunale che fa?Dove sta? I candidati alla poltrona di sindaco, non hanno alcun interesse nei confronti della cittadinanza? E la stessa banca ha provveduto a denunciare tale episodio alle autorità : Carabinieri , Polizia di Stato, Guardia di Finanza che certamente sono molto più attente dei personaggi sopra nominati? Non parlo del dirigente del distretto socio sanitario di Manduria . buono non voglio dire a cosa , ma si capisce!! Certo che tra commissari desaparecidos, segretario comunale assente, supercomandante plurincaricato&vigili urbani non pervenuti e gli aspiranti alla poltrona, siamo finiti malissimo !!