Insospettabile falso cieco per truffare tutti e l’Inps, sequestrato appartamento in centro

La Redazione | mar 6 agosto 2019

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Il cieco totale mentre fa la spesa | © La Voce di Manduria

Dal 2002 ad oggi ha percepito una pensione di invalidità per «cecità totale» certificata da un medico che opera in Sicilia. Nel frattempo ha lavorato, presentato libri, ha partecipato a dibattiti nella sua città, Manduria, senza che nessuno sospettasse la sua grave infermità. Sino a quando i militari della Guardia di Finanza della compagnia di Manduria, al comando del capitano Giuseppe Lorenzo, non lo hanno pedinato e filmato riprendendolo in atteggiamenti difficili se non impossibili per un cieco: camminava spedito senza bastone né occhiali, faceva la spesa scegliendo uno ad uno la frutta, si allacciava le scarpe senza difficoltà e persino leggeva i manifesti pubblicitari. Così per V.B., stimato professionista manduriano di 79 anni, è scattata la denuncia per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche a danno dell’Inps per un valore di 154mila euro. Il pubblico ministero Lucia Isceri che ha coordinato le indagini partite d’iniziativa dalle fiamme gialle della città Messapica, ha chiesto ed ottenuto dal gip Pompeo Carriere, il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per un valore equivalente alla somma che il presunto falso cieco avrebbe percepito indebitamente. Gli specialisti del corpo di polizia economica finanziaria, interrogando le loro banche dati, hanno aggredito il contenuto di un conto bancario di poche migliaia di euro e un appartamento situato nella centralissima piazza Garibaldi di Manduria tutto intestato al pensionato.

Il provvedimento notificato ieri è il risultato del lavoro investigativo iniziato dai militari dal reparto delle fiamme gialle sin dai primi mesi dell’anno in corso. Da allora i finanzieri hanno controllato gli spostamenti del pensionato scoprendo particolari che avrebbero tradito la sua buona capacità di muoversi e soprattutto di vedere. Tutto quanto è stato documentato da foto e video dal contenuto inequivocabile. «Il pensionato – scrivono i finanzieri nel loro rapporto trasmesso in Procura - circolava autonomamente a piedi per le strade del paese, attraversava la strada dirigendosi verso le strisce pedonali (peraltro sbiadite), faceva la spesa (scegliendo con cura la merce da acquistare e contando il denaro ricevuto come resto) e si soffermava a leggere i cartelli pubblicitari». Tutti questi movimenti immortalati da video e foto, hanno arricchito il dossier finito sul tavolo del sostituto procuratore Isceri che non ha avuto dubbi nel chiedere il provvedimento di sequestro con lo scopo di mettere al sicuro la somma destinata alla futura confisca.

Gli uomini del capitano Lorenzo hanno approfondito le indagini per capire come quell’uomo di cultura poteva aver raggirato l’Inps e probabilmente anche chi lo conosceva. Si è scoperto che la sua presunta «cecità assoluta» gli era stata certificata da uno specialista che lavora in una clinica di Catania. Con quella certificazione, poi, l’indagato aveva presentato richiesta di invalidità all’apposita commissione che, sin dal 2002 (il primo certificato era datata 2000), gli ha riconosciuto l’infermità concordandogli il sussidio pensionistico. Stessa fiducia gli è stata accordata anche nel corso dei controlli periodici successivi. Una condotta su cui la Guardia di Finanza ha cercato di vederci chiaro e su cui non ha terminato di indagare facendo presumere sviluppi futuri anche su quel fronte.

Nazareno Dinoi

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