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Incendio tra Punta Prosciutto e Torre Lapillo
Incendio tra Punta Prosciutto e Torre Lapillo | © n.c.Soffiava un vento di circa 30 35 nodi (circa 60 70 Km orari) proveniente da nord, favorendo lo sviluppo in pochi minuti dell’incendio di canneto e macchia mediterranea , il tutto fa pensare a qualcosa di programmato proprio da recare quanti più danni possibile. Infatti dopo una mezzora, il fuoco con fiamme altissime era arrivato già a ridosso della litoranea bloccando il traffico e minacciando le vicinissima abitazione che fortunatamente sono abitate solo durante la stagione estiva. Alle 22:00 le fiamme erano ancora visibili anche da chilometri di distanza, poveri falchi di palude, tartarughe, e tanti altri animali che proprio in quelle zone trovano o trovavano il loro abitat naturale. Purtroppo ci risiamo, come ogni anno qualcuno vuole distruggere quello che rimane di una zona che a fatica cerca di restare bella. La cosa strana è che la maggior parte di questi incendi chissà perché si sviluppano proprio all’interno di un parco naturale (Palude del Conte) area S.i.c. (Sito di interesse Comunitario, di un Bosco Tra i più belli della zona (bosco Arneo, adottato dalla Legambiente di Porto Cesareo e meta di alunni di varie scuole), Un’ Area Marina Protetta tra le più grandi in Italia. E’ una combinazione o qualcuno deve iniziare a riflettere e pensare……. Come mai accadono tanti incendi nella stesa zona? Tra le altre cose questi incendi normalmente iniziano in tarda primavera, ma qualcuno ha pensato bene di anticipare i tempi e mettersi avanti con il lavoro. Ormai sappiamo bene cosa bisognerebbe fare, dopo mille riunioni, incontri e belle parole quello che serve è prevenzione, mezzi adeguati per attenuare gli incendi sul nascere, coinvolgere le associazioni ambientaliste con le loro risorse di volontari, vigili del fuoco che interagiscono con referenti di zona che conoscono strade e potrebbero dare indicazioni corrette, interazione tra vigili del fuoco della provincia di Lecce e quelli della provincia di Taranto per migliorare e ridurre i tempi di intervento. Questi sono solo alcuni spunti su cosa potrebbero fare gli enti preposti in modo da cercare di salvare quel poco che la natura a fatica sta cercando disperatamente di conservare per un mondo migliore per noi e i nostri figli. Maurizio Dimitri
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3 commenti
censore
mar 13 marzo 2012 09:21 rispondi a censorele guardie forestali intervengono se tagli un albero non se lo bruci!
Giangiacomo
mar 13 marzo 2012 06:00 rispondi a Giangiacomo@leonardo: Glieli dai tu i soldi per pagare la benzina? Vale anche per i Carabinieri, la Polizia e le navi della Marina.
leonardo
mar 13 marzo 2012 03:59 rispondi a leonardose invece di starsene rintanati negli uffici le guardie forestali facessero appostamenti nelle zone ha rischio molti di quei incendi..........a buon intenditor poche parole.Vergognatevi.