
Una notte di metà luglio. Era ora di andare a dormire e con la complicità della frescura del vento di tramontana e di occasionali ma copiose piogge, cado nel sonno profondo. Siccome sogno spesso e tanto, mi ritrovo catapultato nell '800 (o almeno credo). Imponenti muri a secco, torce che illuminavano i cavalli come mezzi di trasporto su pericolosi sentieri polverosi con rigogliosa vegetazione ai bordi. Non mi dilungherò in questa illustrazione retrò perchè come di solito capita nei sogni non vi è un finale, ma la mattina seguente a ricordarli ci si trova un senso.
Naturalmente si è trattato solo di una fantasiosa ricostruzione mentale della a dir poco pietosa condizione in cui versa la strada dove abito (via Bonaventura Camerario) dove i lavori per il gasdotto sono iniziati i primi di aprile e terminati a fine giugno per circa 30, 40 metri di strada. "Ovviamente" la stessa non è stata più ripristinata in pieno stile paesano, diventando pericolosa sia a percorrerla che a respirar quell’aria polverosa e dannosa per chi ci vive.
A pensarci bene, però, il mio sogno è stato molto bello, almeno quello, per cui sento di ringraziare chi con senso di professionalità e responsabilità ne abbia dato ispirazione.
Dario Dimitri
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1 commento
Gregorio
ven 30 luglio 2021 02:26 rispondi a GregorioChi controlla? Chi deve controllare? Da Bonaventura Camerario, probabilmente sarà denominata,,, Salerno-Reggio Calabria