Enoturismo | © La VoceDopo i compiti di tutela del marchio e il controllo sulla qualità, la funzione di ricerca e denuncia delle contraffazioni, il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria doc s’impossessa di una nuova veste istituzionale: quella di promoter turistico. L’organismo presieduto dall’imprenditore del vino Roberto Erario e diretto da Adriano Pasculli de Angelis, è stato infatti inserito tra i 24 beneficiari, tra società, imprese, associazioni no profit e enti di tutela pugliesi, dei finanziamenti previsti nell’avviso pubblico per il sostegno di nuove “forme di cooperazione per lo sviluppo e la commercializzazione dei servizi turistici” bandito dalla Regione Puglia.
Il progetto del Consorzio del Primitivo che è stato ammesso all’istruttoria tecnica, vale un finanziamento di centomila euro. Alla proposta elaborata dal management dell’ente che ha sede nel cuore del territorio dove si produce il famoso vitigno, è stato assegnato un valore di 73 punti su una scala che va da 40 a 92, risultando quarta nella classifica generale.
Queste nuove risorse, che dovranno comunque essere confermate dopo lo studio e l’accettazione dell’istruttoria da parte dell’Autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale della Puglia, permetteranno al Consorzio di lavorare per la crescita di processi di aggregazione e forme di cooperazione tra piccoli operatori indipendenti appartenenti a settori economici diversi per una promozione turistica territoriale unitaria, indirizzata naturalmente al settore dell’enoturismo. Altre finalità previste dal bando riguardano il sostegno alle “attività finalizzate al miglioramento e alla specializzazione del prodotto in ambito del turismo rurale nonché alla loro promozione e commercializzazione”. E poi lo “sviluppo di forme di cooperazione tra gli operatori delle aree rurali, attraverso la creazione di reti che coinvolgono i soggetti impegnati in attività connesse alla valorizzazione del territorio anche attraverso il turismo rurale”.
In termini pratici il programma prevede un attento studio dei flussi turistici con le relative esigenze confrontando i dati con l’offerta del territorio. L’obiettivo finale, ambizioso, è quello di far rientrare il bacino del Primitivo nei percorsi dell’enoturismo e turismo rurale di qualità.
Il piano comprende una quindicina di partner (per lo più imprese del settore enoico ed alberghiero della zona) che sono state selezionate dal “Gal Terre del Primitivo”. Il merito di tutto è del giovane direttore di provenienza barese, Pasculli de Angelis che con il benestare della presidente Erario sta contribuendo a valorizzare l’immagine e la credibilità del “marchio” Primitivo che negli ultimi anni stava segnando il passo all’ombra di etichette più blasonate.
Nazareno Dinoi
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1 commento
lorenzo
mar 20 marzo 2018 01:00 rispondi a lorenzoChe sensazione strana. In un paese normale una città come Manduria il turismo e la cultura sarebbero in mano ad un assessorato, alla proloco e all'ente fiera. Ma forse Manduria non ha mare, storia e cibo meraviglioso. Nulla da criticare al vino. Una semplice considerazione