
Che fine ha fatto il progetto del ponte in legno pedonale e ciclabile sul fiume Chidro realizzato dall’ingegnere Angelo Cimini, regolarmente pagato? E per dove sono stati stornati i circa tre milioni di euro stanziati dalla Regione Puglia per finanziare il progetto che prevedeva l’eliminazione del traffico veicolare sulla litoranea da San Pietro in Bevagna all’incrocio del Chidro?
Nella speranza di ricevere risposte da chi attualmente amministra il territorio, ripubblichiamo un nostro articolo del 30 agosto del 2018 in cui si illustrava per la prima (e ultima) volta l’ambizioso progetto annunciato dall’allora assessore ai Lavori pubblici, Amleto Della Rocca, del Partito democratico, di cui non si hanno più avute notizie. Di seguito la notizia pubblicata 4 anni fa
Il ponte sul fiume Chidro sarà abbattuto. Al suo posto sarà realizzato un ponticello per il passaggio pedonale e ciclabile». Così a settembre del 2016 l’allora assessore ai Lavori pubblici del comune di Manduria, Amleto Della Rocca, annunciava la buona novella.
Vantando consensi con canali della Regione Puglia e con il consorzio Arneo, l’assessore presentava così l’ambizioso progetto dello smantellamento del ponte di cemento. «Il traffico veicolare sarà deviato attraverso un percorso interno che raggiungerà la litoranea interna (Provinciale Tarantina) e rientrerà sulla strada del Centro commerciale Chidro». Secondo i piani di allora, per la zona del Chidro si sarebbe dovuto fare quello che è stato fatto per la Salina di Torre Colimena: l’eliminazione di trecento metri di tratto asfaltato, quello che va dal fiume sino all’incrocio con il centro commerciale, per lasciare spazio a nuove dune. Dopo quella della Salina, insomma, sarebbe stata l’opera di ambientalizzazione e rinaturalizzazione più importante di tutta la costa Jonica tarantina.
I fondi necessari, pari a circa tre milioni di euro, riferiva sempre l’ex assessore, sarebbero stati presi dal mega progetto della Regionale 8 da cui si sarebbe fatto uno stralcio per permettere la realizzazione del piano del Chidro indipendentemente dalla contestata arteria chiamata “Regionale 8”.
Secondo l’allora assessore Della Rocca, l’intervento si sarebbe dovuto concludere entro il 2017, cioè l’anno scorso. «C’è il finanziamento, abbiamo già il progetto esecutivo per cui dobbiamo solo indire la gara e aggiudicarla per l’inizio lavori; questo progetto – aggiungeva con orgoglio l’assessore - è stato inserito nel Patto per il Sud del presidente Michele Emiliano che avrà tutto l’interesse per dimostrare al premier Renzi che la Puglia utilizza tutti i fondi che gli si concedono».
Oltre all’abbattimento dell’enorme ponte di cemento armato e la realizzazione delle bretelle di collegamento con la litoranea interna, il progetto che portava la firma dell’ingegnere Angelo Cimini, prevede anche un’area parcheggio attrezzata a verde nelle proprietà confiscate alla mafia situate a pochi metri dal fiume.
Antonio Dinoi (Agosto 2018)
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2 commenti
Lorenzo
mer 4 gennaio 2023 08:42 rispondi a Lorenzo🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 Sono anni che invoco la pista ciclabile alla Marina sapendo di questo progetto. Il Chidro è un mondo a se'. Chiedetelo al direttore delle aree protette. 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 La cosa assurda che fa pensare che il Chidro sia un' enclave dentro il territorio di Manduria ( piccolo San Marino 😎) potrebbe avere spiegazioni di come sia possibile che tutte le autorità ( Polizia di Stato, GdF, Carabinieri, Polizia Locale, Direttore Aree Protette e Sindaco) da anni, decenni nulla. Nessun indagine. Nulla. Evviva Mexico evviva i bar, i parcheggi privati a pagamento. Se vieti le auto 😜 nel Chidro, solo cummarazzi, sannacciuni e rabbicauli. E niente piscina comunale in estate, nonostante le Ordinanze. Sordi, turnisi, moneta, palanchi.. E ovviamente la Comune, imparando dai privati ha scelto le strisce blu ovunque. Spremere il limone fino all'ultima goccia 😜 Opinioni
Gregorio 1
mer 4 gennaio 2023 02:39 rispondi a Gregorio 1Bravo Lorenzo, condivido pienamente è fermamente! Poi non parliamo dell’abuso edilizio nella zona limitrofa del fiume CHIDRO, basta pensare che c’è qualche proprietario delle case “abusive con condono ‘ che hanno problemi di infiltrazioni d’acqua SORGIVA dal pavimento!! Perciò… non aggiungo altro !!