Raccontare il Servizio Civile in Puglia attraverso le parole e le storie dei suoi protagonisti: è questa l’idea del documentario “Il primo giorno. Storie di vita e di persone”, già in procinto di riprese, che vede presente anche la città di Manduria. Tra le voci intervistate, il presidente manduriano dell’associazione Tana del Folletto Florenzo Dimagli in qualità di formatore.
Lavora in campagna, presiede un’associazione ludica, è un attivista e ha fatto anche il formatore per il Servizio Civile in diversi comuni, la città messapica e anche a Villa Castelli, nel brindisino, per un progetto di cura e conservazione delle biblioteche chiamato “Agora 2.0”: saranno proprio questi giovani, particolarmente grati a Florenzo e al suo lavoro di tutor, a renderlo partecipe nel docufilm sollecitando il regista. “Si è fatto dare il numero dai ragazzi, volevo conoscermi - racconta Florenzo -, e ascoltare una bella storia”.
Essere stato coinvolto in prima persona in questo progetto promosso dalla Regione Puglia e in collaborazione con Apulia Film Commision l’ha veramente emozionato: “Questo riconoscimento mi ha fatto davvero piacere - ci dice -, spesso tengo queste cose segrete per proteggerle da cattiverie o invidie”. Non ama parlare di sè o di quello che fa, Florenzo è una persona discreta che preferisce l’azione alla promozione, ma stavolta la gioia per la condivisone ha prevalso: “Nessuno sapeva di questo docufilm - ci ha confessato - il regista mi ha telefonato solo con un giorno di preavviso”. Il vincitore del bando pugliese cui fa riferimento il Presidente della Tana si chiama Ascanio Petrini che in questo progetto cinematografico ha voluto raccontare le emozioni e le storie di chi ha vissuto il primo giorno del Servizio Civile, sia dai giovani che dai formatori.
Alla domanda cosa il regista Petrini li abbia chiesto nell’intervista-documentario, Florenzo ci ha risposto che “c’è stato un dialogo aperto proprio mentre lavoravo in campagna con mia moglie - le riprese sono state infatti girate in una vigna messapica -, sulla mia seconda vita di volontario e formatore” - ha specificato -. “Ha voluto trarre aspetti filosofici del mio fare e mi ha fatto lavorare sotto il sole come sempre” - ha concluso sorridendo. Il documentario (produzione Rabidfilm) uscirà a settembre e ha coinvolto con Manduria altri tredici comuni pugliesi.
Marzia Baldari
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