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Il primario Fracasso rischia il processo: Ha falsificato i titoli per il concorso
Il primario Fracasso rischia il processo: Ha falsificato i titoli per il concorso | © n.c.MANDURIA - Il pubblico ministero della procura tarantina, Enrico Bruschi, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’attuale direttore generale della Asl di Taranto, Fabrizio Scattaglia, del suo predecessore, Domenico Colasanto e per altri tre dirigenti medici, Lorenzo Fracasso (a sinistra nella foto con Roberto Massafra), Paolo Valerio e Michele De Palma, perché indagati per un presunto concorso truccato di primario. Gli imputati che saranno giudicati dal gup Valeria Ingenito nell’udienza del prossimo 13 novembre, devono rispondere a vario titolo di concorso in abuso d’ufficio aggravato e, limitatamente per Fracasso e De Palma, di truffa, falsità ideologica e inganno. Parte lesa del procedimento è un altro medico, il chirurgo Roberto Massafra, classificato secondo nella selezione vinta dal suo collega Fracasso proveniente dalla Asl di Lecce e attuale primario del reparto di chirurgia dell’ospedale di Manduria. I due manager imputati sono accusati di avere considerato “ammissibile la produzione relativa alla casistica operatoria oggetto di impropria attestazione” che il candidato (Fracasso, ndr) si sarebbe fatto autocertificare da De Palma, suo ex primario in pensione. L’allora direttore generale Colasanto, scrive il pm nella sua richiesta di rinvio a giudizio, “archiviava la procedura di autotutela (chiesta dal candidato escluso) sulla scorta della valutazione fondata su documentazione inammissibile”. I fatti risalgono al 2010. Il vincitore del concorso, allora aiuto del reparto di chirurgia dell’ospedale di Copertino, aveva presentato una casistica operatoria “costituita da 1.750 interventi in ambito oncologico, mini invasivi, d’urgenza e d’elezione” per cui veniva giudicato “eccellente” dalla commissione di esperti della Asl di Taranto. A smascherare la presunta truffa è stato il dottore Massafra (all’epoca primario facente funzioni al Giannuzzi) che assieme al suo avvocato, Gianluigi De Donno, si recò a Copertino e con una semplice richiesta di accesso agli atti prese visione dei registri operatori dell’ospedale scoprendo, come si legge nelle carte del pm, che il dottor Fracasso “in 3.829 interventi eseguiti, solo in 1.014 risultava come primo operatore” e quindi validi per il computo dei titoli previsti dal bando e dalla normativa sui concorsi. Formalizzata l’anomalia alla Asl, il dg Colasanto invitò Fracasso a fornire le sue deduzioni in ordine alla reale casistica presentata. Quasi un mese dopo il neo primario di chirurgia che nel frattempo aveva occupato il suo posto apicale all’ospedale messapico, fece pervenire una nota in cui “affermava di avere svolto funzioni di operatore principale” ed allegava l’attestazione del suo ex primario oramai in pensione, Michele De Palma, ora anche lui imputato. Il pm fa notare, invece, che la certificazione, per essere valida, doveva essere vidimata per legge “dal direttore sanitario dell’ospedale e dal primario in servizio all’epoca dell’attestazione”. Nonostante questo il management della Asl confermò l’incarico al chirurgo di Copertino.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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8 commenti
Yucatan
lun 1 ottobre 2012 01:13 rispondi a Yucatan@paolo: Io Tommasino l'ho votato senza per danzare intorno al suo Totem (di Tommasino) come ha fatto invece un certo dottore rinnegando anni di militanza politica e sol perch era stato professionalmente trombato! Devo aggiungere altro?
paolo
dom 30 settembre 2012 07:57 rispondi a paoloa questa triste vicenda sono stati legati anche gli ultimi giorni di una campagna elettorale che ha visto la vittoria di tommasino, perci i danni fatti da colasanto e company vanno oltre l'immaginabile. spero che il dott. Massafra si faccia ripagare tutto da questi "signori".
Yucatan
dom 30 settembre 2012 06:51 rispondi a YucatanIn altri termini la graduatoria sarebbe compilata sulla base del numero degli interventi e viene ora stravolta sulla scorta della presunta inadeguatezza delle certificazioni. Mah! Stabilir la Magistratura giudicante se ci siano oppure no profili penalmente rilevanti. Resta la tristezza di questa guerra tra dipendenti Asl: dov' la tutela del malato? Io non la vedo. P.S. Mi piace la foto di Fracasso affianco a Massafra: quella del primo ritagliata da un incontro politico dell'UDC di Galatone e l'altra in alta uniforme da luminare della chirurgia! Povero Fracasso, il fisico lo aiuta poco!
Tonino Roberto
dom 30 settembre 2012 05:58 rispondi a Tonino RobertoQuando si parla di "meritocrazia" poi si scopre che ...... non meritava affatto, anzi quella furbizia di barare con le carte suscita indignazione e ...... consentitemi un senso di schifo.
raffaele d'amato
dom 30 settembre 2012 04:58 rispondi a raffaele d'amatoQuesto caso si scoperto perch questo dottore stato aiutato,ma chiss quanti milioni di casi non sono stati scoperti e la persona lesa rimasta disperata
TD
dom 30 settembre 2012 01:08 rispondi a TDQuindi! I tanti commentatori, compreso il sottoscritto, che nel 2010, commentavano negativamenmte, quello si riteneva, assurdo l'abuso e il sopruso, che il dott. Roberto Massafra dovette subire, per intrallazzi politici? O per intrallazzi, interni ai vari dirigenti della ASL.
Carlo.
dom 30 settembre 2012 11:43 rispondi a Carlo.Ecco, in che mani siamo? Qui non si tratta di uno che ruba un orologio, ma di ben altro. Se sar vero il fatto, non c' da stare molto allegri.
stefania
dom 30 settembre 2012 11:00 rispondi a stefaniavai Robertooooooooooooooooooo la verit viene sempre a galla anche se dopo tanta sofferenza vedrai i risultati arriveranno e chi vorr piangere iniziasse da ora tvb