Sabato, 3 Maggio 2025

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I tre milioni di euro e il progetto erano già pronti

Il ponte di legno sul Chidro e la scomparsa della strada litoranea sacrificati per la "Regionale 8"

Il bel ponte sul Chidro Il bel ponte sul Chidro

Nel 2016 gli amministratori dell’epoca trovarono le risorse per l'abbattimento del ponte di cemento e acciaio e la realizzazione di uno in legno esclusivamente ciclabile e pedonabile. «Il ponte sul fiume Chidro sarà abbattuto. Al suo posto sarà realizzato un ponticello per il passaggio pedonale e ciclabile», annunciava quell'anno l'allora assessore comunale ai lavori pubblici, Amleto Della Rocca, diffondendo la notizia da tutti attesa.

Il politico rese pubblico anche il progetto con tanto di render e spesa prevista pari a tre milioni di euro ottenuti da fondi della Regione e del consorzio di bonifica Arneo. L'ambizioso progetto di cui non si è più sentito parlare, prevedeva anche la soppressione della strada litoranea per il tratto che va dal centro di San Pietro in Bevagna sino all'incrocio con la via Chidro bypassando l'abitato grazie ad una litoranea interna da realizzare. Secondo l'assessore Della Rocca, quell'intervento si sarebbe dovuto concludere entro il 2017.

«C'è il finanziamento, abbiamo già il progetto esecutivo per cui dobbiamo solo indire la gara e aggiudicarla per l'inizio lavori; questo progetto - aggiungeva con orgoglio l'assessore - è stato inserito nel Patto per il Sud del presidente Michele Emiliano che avrà tutto l'interesse per dimostrare al premier Renzi che la Puglia utilizza tutti i fondi che gli si concedono». Si è poi saputo che quella disponibilità è stata inglobata nelle risorse necessarie per la realizzazione della cosiddetta «Regionale 8» che collegherà tutti i comuni rivieraschi da Taranto ad Avetrana.

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5 commenti

  • Gregorio
    mer 17 maggio 2023 02:44 rispondi a Gregorio

    Aah, se fosse vera la foto rappresentata .. troppo bello per essere vero !

  • Francesco Catapano
    mer 17 maggio 2023 05:59 rispondi a Francesco Catapano

    Lorenzo perché non ti canditi, sembra che le cause di tutto questo provengono dalla città dei due mari, ops o meglio da questi tarantini "conta palle". Domanda ti faccio: e tu che palle vorresti contare per migliorare il nostro territorio.

    • Lorenzo
      mer 17 maggio 2023 01:06 rispondi a Lorenzo

      Io non sono all'altezza di candidarmi. Lo so è non ambisco comunque giusto per sentirmi importante. Su Taranto, basta usare le strade provinciali, girare Taranto, respirare l'aria ai quartieri San Paolo, Tamburi, ex Statte (oggi comune a se), controllare i dati epidemiologici della Asl nel tarantino e chiunque capisce. Poi se vogliamo fare gli splendidi o i campanilisti, liberi di farlo. Le realtà sono l' opposto delle chiacchiere. Inoltre i territori si tutelano a prescindere da chi ha il potere. Stessa cosa la salute. Opinioni

  • Piero
    mar 16 maggio 2023 01:03 rispondi a Piero

    Finalmente....sono anni che auspicavo questa soluzione.... passaggio pedonale come tra specchiarica e torre colimena.... all'epoca cari Manduriani eravate evasivi nei confronti delle rimostranze degli avetranesi...vedrete che a lungo termine apprezzerete anche voi la soluzione del passaggio pedonale

  • Lorenzo
    mar 16 maggio 2023 08:18 rispondi a Lorenzo

    Soliti tarantini conta palle. Infatti hanno le riserve naturali e non sanno mantenerle. Vogliono una parte del territorio nel 'Salento' e sono nel Bangladesh. Non hanno piste ciclabili, pensano alle strade nuove e ancora devono finire la Taranto/Lecce. Si vantano dell'arrivo delle navi da crociera e non hanno le linee ferroviarie Milano e Roma/Taranto dirette. Hanno l' aeroporto, ma comanda Brindisi. Non parliamo delle linee extraurbane dei bus e delle ferroviarie locali, ferme ai Savoia. Ma va la va la. Italsider e raffineria Eni dipendenti. Senza dimenticare le decine di discariche presenti nel tarantino da Massafra a Grottaglie, Carosino e Manduria, con una politica della raccolta rifiuti ferma al sevolo scorso. Politicanti del passato e del presente piegati a 90 e responsabili del degnado provinciale in tuti i campi. Opinioni

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