
Ieri 14 luglio, lo scultore di origini casertane ma manduriano di adozione, Pietro Guida, uno dei più grandi scultori italiani del novecento, ha compiuto 102 anni. Ad omaggiarlo nella sua casa-museo situata nelle campagne di Manduria, sono stati esponenti del mondo culturale e dell’associazione locale dei bersaglieri italiani, corpo di cui il maestro ha fatto parte nell’ultima guerra. Persone vicine alla famiglia ci fanno notare l’assenza delle istituzioni cittadine solitamente in prima linea in ricorrenze simili.
Gli auguri di Archeoclub Manduria
Il centoduesimo compleanno dello scultore Pietro Guida è occasione per Archeoclub di porgergli, con affetto e simpatia, i più cordiali auguri da parte di tutti i Soci.
Una vita dedicata all’arte e alla cultura quella di Pietro Guida, illustre artista che Manduria si onora di annoverare fra i suoi cittadini. La carica espressiva delle sue sculture unita all’umanità che esse trasmettono ne fanno realizzazioni apprezzate in tutto il mondo. Auguriamo al Maestro Guida di proseguire serenamente il suo percorso di vita e partecipiamo, con un pizzico di emozione e un modesto omaggio floreale, all’importante traguardo da lui oggi raggiunto.
Chi è Pietro Guida
Pietro Guida è nato a S. Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1921 e vive e lavora a Manduria. Consegue il diploma di scultura all'Accademia di belle arti di Napoli nel 1947. In quegli anni, assieme a Renato Barisani, Gennaro Borrelli, Raffaello Causa, Renato De Fusco, Anna Maria Ortese, Armando De Stefano, Guido Tatafiore, aderisce al Gruppo Sud, divenendo uno dei protagonisti del rinnovamento culturale del capoluogo campano. Nel 1993 interrompe il silenzio espositivo con la mostra personale allestita presso il Castello Carlo V di Lecce. I suoi nuovi lavori sono presentati in catalogo dagli amici scrittori: Tano Citeroni, Gino Montesanto e Michele Prisco.
Ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Premio Diomira, Milano 1949; Primo premio alla Mostra Nazionale del Disegno, Reggio Emilia 1949; premio della Presidenza CONI alla Mostra di Scultura ispirata allo sport, Firenze 1958; premio per la scultura al Premio Termoli, Termoli 1963; premio-acquisto alla Biennale d’Arte Contemporanea, Bari 1966. Nel 2011 ha partecipato all'Esposizione Internazionale d'Arte Biennale di Venezia nella sede regionale di Lecce - Padiglione Italia della 54ª edizione. Nel 2012 ha esposto nelle sale di Castel dell'Ovo a Napoli una sua personale curata da Francesco Abbate. Nel 2014, su invito dell'Università del Salento, ha tenuto una mostra personale nella sede del Rettorato di Lecce. Nel 2016 per "Le Grandi Mostre nei Sassi” ha esposto a Matera le sue sculture e una contemporanea mostra di disegni nella sede del circolo “la Scaletta”, le sue opere sono state in mostra a Manduria nel 2017 nella mostra – Le Emozioni del cemento -.
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