
Vi ricordate la storia del soldato Dinoi cercato dal comune campano dove aveva fatto il militare durante la guerra? Le due famiglie si incontreranno!
“Ci rivedremo e faremo una bella rimpatriata insieme”, la bellissima notizia giunta nella nostra redazione dal medico manduriano Salvatore Dinoi, figlio del bersagliere Gregorio che, in piena seconda guerra mondiale e in abiti fascisti, riuscì a salvarsi da un potente bombardamento lanciato dagli alleati a Solofra, in provincia di Avellino, grazie a una famiglia del posto, i Clemente. Le due famiglie che avevano perso i contatti da ormai ottant’anni, si sono finalmente ritrovate dopo la pubblicazione sul nostro giornale dell’appello della bibliotecaria Lucia Petrone che ha portato a galla questa straordinaria storia attraverso il suo libro che ricostruisce l’accaduto e le storie dei sopravvissuti come quella di Gregorio. “Ci incontreremo a settembre – ha detto Salvatore entusiasta di questo ricongiungimento -, faremo passare quest’ondata di caldo – ha precisato -, e partiremo io e mia sorella per Solofra a incontrare i signori Clemente. Non vediamo l’ora”.
Sarà senz’altro un momento di grande gioia per le due famiglie, soprattutto perché l’incontro esaudisce il più grande desiderio del defunto Gregorio, tornare a Solofra: “E’ stato il suo più grande rimpianto – ci ha spiegato Salvatore commosso -, quello di non essere mai più ritornato a Solofra, per questo siamo felicissimi – confessa -, di poter in parte appagare la sua volontà”. Eppure a Gregorio Dinoi è capitato, nell’ultima parte della sua vita, di vederla questa città della Campania, soltanto, però, da un cartello autostradale: “Portatemi a Solofra, portatemi a Solofra diceva mio padre – ha detto Salvatore mettendo a fuoco i ricordi -, quando passavamo per Roma lo diceva sempre”.
L’uomo ci spiega che negli ultimi anni il manduriano era molto malato e a Roma ci andavano per delle cure mediche. Insomma quello svincolo dell’autostrada con scritto “Solofra” suscitava all’ex soldato un grande impasto di emozioni e memorie che proprio a settembre saranno disseppellite grazie all’incontro tra le due famiglie. E noi della redazione, molto felici di aver compartecipato a questo, aspettiamo la commovente riunificazione, attesissima anche dai Clemente.
Marzia Baldari
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