Il green pass è necessario, chi non gradisce cambi canale

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Il green pass è necessario, chi non gradisce cambi canale | © n.c.

Strano paese, il nostro. Ci facciamo passare sopra la testa ogni genere di sopruso senza battere ciglio; lasciamo affogare in mare gli extracomunitari pur di non vederceli girare intorno; fumiamo, beviamo, mangiamo come se non ci fosse un domani; il sabato i nostri ragazzi si sbattono e strafanno con ogni sorta di veleno gli venga propinato, e stiamo zitti.

Poi arriva una pandemia come non se ne vedevano (per fortuna) da 100 anni, milioni di morti ed economia in ginocchio, un grande sforzo della comunità scientifica per trovare un rimedio efficace in tempi record e cosa fanno sti novax? Scatenano ogni sabato la guerriglia urbana nelle principali città, che poco ci manca che tirino fuori le p38 dei tempi miei, mentre i “pacifici”, ma non per questo meno dannosi, riempiono di fesserie le bacheche dei social.

Tutto questo non è più tollerabile: chi non si vaccina rappresenta un pericolo per sé e per la società e rischia di mandare in tilt il sistema sanitario, con il rischio che non si possano curare adeguatamente le altre gravi malattie, che ci sono sempre, purtroppo.

Cerchiamo di essere seri, almeno quando è in gioco la nostra salute e la nostra vita: non sono i medici il nemico, ma il virus. Prima ve lo schiaffate in testa e prima ne verremo fuori.

Certo, ognuno è libero di sperimentare se a fine inverno farà parte “dei “vaccinati, dei guariti o dei morti”, ma io preferisco scegliere dove collocarmi e consiglio i miei amici su Facebook di fare lo stesso. Chi non vuole proprio saperne e si sente “psicologicamente oppresso”, non ha che da cambiare canale. Non mi legga, così come io non leggo più i post dei no vax.

Roberto Massafra

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