E’ una storia triste di cattivo servizio pubblico quello che una giovane manduriana racconta ai nostri microfoni quando qualche giorno fa ha scoperto che il pacco contenente la sua tessera sanitaria, mai arrivato, era sempre stato nella sede centrale delle Poste. «Sono scioccata e sono stata anche presa in giro», si sfoga la donna riportando l’accaduto.
Ha aspettato più di un mese in attesa del suo pacco quando ha deciso di recarsi direttamente nella sede centrale delle Poste manduriane per verificare che fine avesse fatto il suo documento: «perché vivo in campagna e sapevo già che i tempi sarebbero stati lunghi – ci spiega -, ma quello che ho scoperto è assurdo».
La manduriana aveva regolarmente avanzato l’istanza di richiesta della tessera sanitaria sul sito dell’Agenzia delle entrate e avviato la procedura per la spedizione a carico delle Poste, ma a più di trenta giorni a mani vuote la donna ha iniziato a preoccuparsi: «Avevo fretta perché dovevo compilare dei dati per l’iscrizione all’università – chiarisce -, e non potevo perché non avevo ancora ricevuto il documento».
Spazientita la studentessa decide quindi di recarsi direttamente nella sede spedizioni delle Poste dove le sarebbe stato detto che la sua richiesta non era mai stata ricevuta e che «il pacco per loro non esisteva». Le viene consigliato di rifare la procedura e tornare in sede con la ricevuta dell’istanza fatta. «Ho eseguito dubbiosa – spiega -, ed ho rifatto la domanda e sono tornata in Posta con la ricevuta».
Ma tornando scopre l’incredibile: «Arrivata vengo accolta da una signora scontrosa che dopo aver ascoltato la mia vicenda mi deride letteralmente in faccia – racconta la giovane -, dicendomi che non potevo lasciare a loro la ricevuta con i miei dati sensibili, così in bella vista». A questo punto, la donna ci dice che umiliata era pronta ad andar via nonostante avesse ribadito alla dipendente di aver semplicemente eseguito quello che altri suoi colleghi le avevano detto di fare. Ma mentre si dileguava per tornare a casa, avrebbe incontrato il postino e finalmente l’arcano si risolve: «Conoscevo l’uomo delle spedizioni fortunatamente – conclude -, e l’ho invitato ad indagare. Gli è bastato aprire un cassetto per trovare il mio pacco con la tessera sanitaria dove qualcuno chissà perché lo aveva accantonato un mese prima».
Marzia Baldari
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5 commenti
Immacolata Mariggiò
sab 24 settembre 2022 12:13 rispondi a Immacolata MariggiòEsiste un sito che indica la procedura per le segnalazioni di irregolarità e malfunzionamento di Posteitaliane. Parlarne tra cittadini non basta, a mia opinione é fondamentale segnalare i disservizi di cui si é vittima, una segnalazione dopo l'altra fanno sí che arrivino ispezioni dall'alto e le cose poi cambiano. Il sito é questo..... https://www.posteitaliane.it/it/sistema-di-segnalazione-delle-violazioni.html#:~:text=Attraverso%20il%20Portale%20Whistleblowing%20puoi,e%20delle%20regole%20di%20comportamento
Cosimino Di Marzio
gio 22 settembre 2022 05:20 rispondi a Cosimino Di MarzioQueste cose fanno riflettere molto, questi sono i servizi di poste italiane eppure i servizi adesso se li pagano profumatamente ma a qualità zero proprio
Renna Gregorio
mer 21 settembre 2022 08:07 rispondi a Renna GregorioLa stessa cosa è successa a mia moglie...guarda caso si tratta proprio delle tessere sanitarie sue e dei miei figli, ancora ad oggi mai arrivate....
Alex Manfredi
mer 21 settembre 2022 06:09 rispondi a Alex ManfrediDovete denunciare queste situazioni agli organi competenti.
Nessuno
mer 21 settembre 2022 03:56 rispondi a NessunoBuongiorno non sei unica vicino porticella la posta la buttano per terra ho sugli scaloni con tutto il sopralluogo che hanno fatto eppure ci sono le cassette posta con relativi nomi ancora oggi si ripete la storia e davvero un disservizio è vengono pagati