
Si è tenuta ieri nel municipio di Manduria la riunione della commissione consiliare presieduta dal consigliere del gruppo Gea, Agostino Capogrosso, per discutere e decidere le osservazioni da presentare entro il 10 agosto alla Regione Puglia in merito al progetto degli scarichi complementari del depuratore (buffer e parco dell’acqua in contrada Marina e scarico nel canale Arneo collegato con il mare di Specchiarica). Alla riunione erano presenti rappresentanti dell’Acquedotto pugliese, alcuni tecnici manduriani e gli esponenti di varie associazioni e comitati ambientaliste di Manduria, Avetrana e Porto Cesareo.
Praticamente tutti quanti hanno espresso pareri non favorevoli all’opera, compresa l’assessora all’Ambiente, Ketty Perrone che ha fatto intendere di non aver gradito il nuovo progetto proposto e presentato da Aqp come il tocca sana che avrebbe evitato lo scarico a mare quando in realtà, ha detto, si sposta solo di qualche anno l’uso dello scarico nel mare che si diceva sarebbe stato evitato.
Anche il presidente Agostino Capogrosso ha espresso contrarietà all’opera degli scarichi facendo notare la differenza di trattamento con il comune di Porto Cesareo dove è bastato allontanare di qualche chilometro dal mare i buffer e metterli oltre i 5 chilometri previsti dalla legge per evitare che si intaccasse il mare. «Perché non si può fare la stessa cosa per Manduria?», ha detto l’ingegnere Capogrosso.
Il presidente dell’Associazione Azzurro Ionio, Francesco Di Lauro, ha avuto un’accesa discussione con l’ingegnere Tarquinio il quale sosteneva l’assoluta sicurezza degli impianti a rischio quasi zero di incidenti e conseguenti danni ambientali. Di Lauro ha allora ricordato al dirigente Aqp i numerosi casi in cui la magistratura si è interessata indagando i vertici dell’ente idrico proprio per i frequenti danni agli impianti di depurazione. «Se vuole glieli elenco, sono tanti», ha detto l’ambientalista manduriano.
Per le opposizioni ha parlato il consigliere Domenico Sammarco che ha eccepito la carenza di studi sulla permeabilità delle zone dove verranno allocate sia le trincee disperdenti che il parco dell'acqua (Masseria Marina) dove si rischia di rovinare l'ecosistema esistente; dubbi inoltre sono stati espressi per l'utilizzo delle acque per l'agricoltura definito «una chimera non essendo ancora stato finanziato il ripristino della condotta dell'Arneo». Anche Sammarco ha proposto lo spostamento del sito delle vasche per evitare lo scarico nel bacino di Torre Colimena.
Il consigliere Lorenzo Bullo ha posto l’accento sulle eventuali manutenzioni ordinarie e straordinari e i tempi di intervento in caso di guasto degli impianti. Ha inoltre criticato l’assenza di un serio studio sulla portata delle acque meteoriche e sulla loro influenza sul cosiddetto troppo pieno e quindi dello scarico emergenziale nel bacino di Torre Colimena. Bullo ha poi contestato ad Aqp l’assenza di certezze sulle modalità di gestione dell’impianto e sul pericolo di tali incertezze».
L’ingegnere Tarquinio che è il progettista dell’opera firmata Aqp, ha detto infine che ogni decisione dipenderà dall’esito delle autorizzazioni ambientali. Se il progetto otterrà i permessi, insomma, nessuna osservazione o opposizione potranno fermare i piani di Aqp.
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2 commenti
Giuanni cu la camisa cranni
sab 24 luglio 2021 09:35 rispondi a Giuanni cu la camisa cranni- " ... l’ingegnere Tarquinio il quale sosteneva l’assoluta sicurezza degli impianti a rischio QUASI zero di incidenti e conseguenti danni ambientali....." La parola QUASI mi preoccupa tanto . Spesse volte la TEORIA con la PRATICA non combaciano !!!
Lorenzo
sab 24 luglio 2021 07:19 rispondi a LorenzoQuesta è un opera politicamente 'trasversale'. Golosa. Appetibile. Di interesse strategico. Calata dall'alto con apprezzamenti della politica locale. Delusi da anni per la mancata realizzazione della Taranto/Lecce ora pregustano la Sava/Torre Colimena. Le 'volpi' della politica hanno fatto prima l'impianto e ora hanno da gestire la linea di partenza e di arrivo ( espropri, altra grana). Ora i politici locali ( esperti di aria fritta), incompetenti verso i marpioni della depurazione acque, giocano a fare i 'saputelli' della difesa del territorio, in maniera tale che un giorno possono dire noi eravamo contrari, parlano le carte. ???????? Meno male che c'è Di Lauro. Opinione