Le foto
Il Comune contrasta i piani della Shell �No alle trivellazioni nel mare Jonio�
Il Comune contrasta i piani della Shell «No alle trivellazioni nel mare Jonio» | © n.c.MANDURIA - Dopo il no ai parchi eolici, il comune di Manduria esprime parere sfavorevole alla richiesta della Shell di effettuare ricerche per future trivellazioni nello Jonio. Con una delibera firmata ieri che ha in oggetto la «Salvaguardia del mare Jonio e delle coste tarantine, salentine, pugliesi», il commissario straordinario Aldo Lombardo si è opposto alle sperimentazioni inviando il proprio diniego al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’istanza di permesso inoltrata dal colosso mondiale dell’energia petrolifera riguarda un’area di 730 chilometri quadrati del mare Jonio distante 27 miglia nautiche (circa 50 chilometri) da Taranto. “Il fine dell’attività di ricerca – si legge nella domanda della Shell – è quello di valutare la presenza di accumuli di idrocarburi il cui sfruttamento sia economicamente vantaggioso». Le tecniche di ricerca prevedono l’utilizzo di una sorgente pneumatica di onde acustiche che genera onde a bassa frequenza mediante bombardamenti di bolle d’aria compressa nell’acqua. «Tale attività – scrive il commissario Lombardo nella delibera – produrrebbe perturbazioni acustiche che danneggerebbero la fauna marina». Il commissario prefettizio elenca poi le altre ragioni che sconsigliano tali opere di fronte alle coste manduriane. «La città di Manduria – si legge nell’atto – è già suscettibile di un danno ambientale e alla salute a causa dell’inquinamento dell’aria da parte di alcuni stabilimenti insediati nei territori di Taranto, Brindisi e Lecce; che il patrimonio agricolo, naturalistico, paesaggistico della provincia di Taranto – aggiunge ancora Lombardo – è stato snaturato e modificato nell’aspetto visivo e culturale dei luoghi dalla lottizzazione selvaggia e senza scrupoli dell’utilizzo del sole e del vento, con la costruzione di mega impianti fotovoltaici e eolici». Ben motivato, inoltre, il rifiuto di future trivellazioni. «La prospettiva di attività estrattive al positivo esito delle odierne attività di ricerca – spiega Lombardo – potrebbe comportare rischi per la salute e l’ambiente al verificarsi di eventi accidentali con conseguenti irreversibili danneggiamenti degli habitat marini e costieri nonché all’economia del territorio le cui ipotesi di sviluppo si fondano esclusivamente sul futuro». A difesa del territorio, infine, il commissario elenca al Ministero le peculiarità paesaggistiche meritevoli di tutela come le aree protette del litorale e i siti di interesse comunitario di Torre Colimena, Specchiarica, Campomarino, Palude del Conte, Punta Prosciutto. Ora l’ultima parola spetta ai vari ministeri interessati sentiti tutti gli organismi istituzionali del territorio che si affacciano sullo Jonio.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
In tempo reale le ultimissime da Adnkronos
Adnkronos - oggi, sab 10 maggio
Adnkronos - oggi, sab 10 maggio
Adnkronos - oggi, sab 10 maggio
5 commenti
maria,g
dom 20 gennaio 2013 11:53 rispondi a maria,gmeglio tardi che mai. Forse si sono " svegliati" l`inquinamento ambientale sul nstro territorio sembra non avere fine, mancono le trivelle nel mare, ma se non si fermono in tempo troveranno la cacca. Se collego la nostra Puglia rappresentata da un partito chiamato SEL non riesco ad immagginare allo scempio del territorio che non fosse rappresentato o tutelato da chi si chiama S Ecologia L. SEL
giovanni
sab 19 gennaio 2013 02:50 rispondi a giovanniE' vero Leonardo. Sono sicuro, che questa volta, il Commissario, interverra'a difesa del nostro mare dall'inquinamento dello scarico del depuratore. Fara', sicuramente, presente a Vendola che il progetto del depuratore consortile, non e' realizzabile. Bisogna rivederlo e soprattutto,il nuovo progetto, dovra' essere condiviso con il Territorio. Giovanni
giovanni
sab 19 gennaio 2013 02:38 rispondi a giovanniGiusto Leonardo.E' ora di parlare per difendere il nostro mare anche dallo scarico del depuratore. Sono fiducioso, che questa volta, il Commissario, avendo seriamente, capito il problema dell'inquinamento del mare, interverra',sicuramente, a far capire a Vendola che quel progetto di depuratore, non puo' essere realizzato cosi' com'e', deve essere modificato e realizzato con la condivisione del territorio. giovanni
leonardo
sab 19 gennaio 2013 10:50 rispondi a leonardoora SIG COMMISSARIO perche non espone anche al SIG VENDOLA il perche la popolazione di MANDURIA si oppone allo scarico a mare.
fabio.z
sab 19 gennaio 2013 08:55 rispondi a fabio.zOGNI TANTO UNA COSA BUONA IL NOSTRO COMMISSARIO LA FA'.