Oggi i promotori del «Comitato di salvaguardia del Primitivo di Manduria» chiama nuovamente a raccolta gli addetti ai lavori del vino per una nuova battaglia contro il consiglio d’amministrazione del Consorzio di tutela del Primitivo di manduria e il suo tentativo, per ora sospeso, di modificare il disciplinare per sopprimere la Doc e sostituirla con una nuova Docg imbottigliabile ovunque in Italia.
Scelta «inopportuna e dannosa» per i promotori del Comitato che vogliono invece mantenere la Doc e istituire una Docg da vinificare in zone vocate e imbottigliare esclusivamente nei 17 comuni dell'areale del Primitivo.
All'appuntamento di oggi, fissato per le ore 19,30 nella sala dell'ex convento delle Servite a Manduria, i sostenitori di quest'ultima tesi presenteranno una nuova carta da giocare che riguarda il prossimo rinnovo delle cariche nel Cda del Consorzio (che avverrà nel prossimo autunno, dopo la vendemmia) e la stessa legittimità degli eletti, futuri e passati dell'organismo presieduto dalla uscente Novella Pastorelli la quale ha già ripresentato la candidatura insieme a tutto il direttivo.
A dirigere i lavori nell'assemblea aperta a tutti i viticultori, trasformatori e imbottigliatori del Primitivo, saranno i produttori del vino Gregory Perrucci e Michele Schifone, manduriano il primo, titolare delle Cantine Felline e di Torricella il secondo, enologo e proprietario della Cantina Cicella, già sindaco di quel comune; l'agronomo e sommelier Salvatore Tatullo e il produttore manduriano e vicepresidente provinciale di Coldiretti Taranto, Salvatore Mero.
In prima battuta i relatori partiranno dalla clamorosa esclusione di Perrucci, tra le voci più attive contro l'operazione della Docg unica, dalla corsa per entrare nel nuovo Cda del Consorzio, per poi arrivare a mettere in discussione le candidature fatte in rappresentanza di più categorie. Possibilità che secondo i componenti del Comitato non sarebbe prevista dal regolamento stesso del Consorzio perché non garantirebbe l'equa presenza dei rappresentanti di tutta la filiera: imbottigliatori, trasformatori/produttori e viticoltori.
Un cavillo non da poco questo che se confermato dai fatti rischia di compromettere tutto il precedente deliberato dell'organismo di governo del Primitivo di Manduria, non solo della gestione attuale ma anche di quelle passate. Aspetti che già nelle scorse settimane sono stati al centro di una serie di dichiarazioni incrociate, dal tenore anche piuttosto acceso.
Nel dibattito di oggi entreranno anche temi più specifici per il settore enoico come la prossima vendemmia e le rese delle Igt. Il comparto delle Dop (o Doc) si sta battendo da tempo per diminuire le rese per ettaro dei vini a indicazione geografica tipica di gran lunga superiori a quelli con l'indicazione protetta. Attualmente la normativa pugliese per le rese del Primitivo Igt prevede cinque zone, ognuna con una resa differente: il Primitivo Igt Salento sino a 170 quintali per ettaro, il Valle d'Itria a 220, il Daunia 220, il Tarantino 180 e il Primitivo Puglia sino a 220 quintali. La proposta dei produttori del Primitivo di Manduria Doc è di uniformare le rese portandole tutte a 140 quintali per ettaro. Questo darebbe valore alla qualità del vino e diminuirebbe le giacenze di Primitivo Igt che incidono negativamente sul mercato del Primitivo Doc che per essere tale deve avere una resa massima di 90 quintali per ettaro.
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2 commenti
Antonio
mar 25 giugno 2024 03:04 rispondi a AntonioAlla fine, per il maledetto tornaconto personale, andrà a finire che alieneremo l'unica "risorsa" che ancora avevamo preservato della nostra amata terra. DOCG imbottigliato a Casamicciola? A mia memoria e senza fari nomi, quando ancora nessuno si curava di imbottigliare e faceva facili guadagni "con le autobotti" che partivano, chi ora si oppone all'imbottigliamento fuori dalla zona DOC è stato tra i primi a promuovere, anche a livello internazionale, il marchio del Primitivo di Manduria con le proprie bottiglie. Speriamo che la loro battaglia possa avere successo.
Caramia
mar 25 giugno 2024 09:06 rispondi a CaramiaFate in modo che tutto il vino sia imbottigliato dove prodotto, in commercio si trova primitivo imbottigliato anche in Germania al costo di 2.45 euro, sarà vino?