
Dal primo giugno il comandante della stazione carabinieri di Manduria, Elio Errico lascerà il comando e sarà collocato in pensione per raggiunti limiti di età. Il luogotenente non lascerà la città messapica dove continuerà a vivere con la moglie manduriana e dove continuerà a supportare i suoi uomini.
Investigatore di vecchio stampo, ha saputo mantenere un giusto rapporto con gli organi istituzionali e con la popolazione senza mai esporsi a critiche o eccessi di amicizia come richiedeva il suo ruolo. Qualità queste che lo hanno fatto apprezzare anche nel mondo dell’informazione e dai giornalisti con i quali ha saputo mantenere una corretta relazione nel rispetto dei reciproci ruoli. La comunità perde un valido punto di riferimento.
Di seguito una scheda sintetica dei titoli e della carriera del comandante Errico
Il Luogotenente carica speciale Elio Errico, originario di Maglie in provincia di Lecce, dopo aver completato gli studi conseguendo il diploma di maturità tecnico commerciale e dopo aver assolto gli obblighi di leva in qualità di ufficiale di complemento comandante di plotone carri nella 132^ Brigata Corazzata Ariete (Base Nato di Aviano), frequenta il 44° biennio accademico presso la scuola allievi marescialli dei Carabinieri in Firenze.
Da vicebrigadiere viene destinato in territorio abruzzese dove, dopo aver assolto a vari incarichi nell’Arma territoriale, per un ventennio matura la sua esperienza professionale ricoprendo l’incarico di Comandante di Stazione. Nel corso degli anni promosso ai vari gradi superiori, consegue specializzazioni, frequenta corsi professionali formativi fino a raggiungere in breve tempo il grado apicale di Luogotenente. Nel 2009 da Comandante di Stazione si trova ad affrontare gravi contesti di pubblica calamità in occasione del sisma del 06 aprile in L’Aquila.
Dal 2011 viene assegnato al Comando Stazione Carabinieri di Manduria dove ne assume il comando fino al 31 maggio 2023.
Sposato con la concittadina signora Camilla e padre di Tommaso, giovane Capitano dell’Arma dei carabinieri, nel corso della sua carriera è stato insignito numerose benemerenze e titoli onorifici tra i quali Cavaliere all’ordine di merito della Repubblica Italiana, medaglia mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare, medaglia al merito della Croce Rossa Italiana, medaglia d’oro per lungo Comando, croce d’oro per anzianità di servizio, medaglia di benemerenza di 2^ classe di protezione civile, medaglia d’oro di benemerenza “Pro Ecclesia et Pontefice” concessagli da sua Santità Benedetto XVI, benemerenza del sacro ordine militare Costantiniano di San Giorgio, ed altri riconoscimenti.
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5 commenti
Vincenzo
mer 31 maggio 12:48 rispondi a VincenzoGrazie alla dedizione profusa nel ruolo rivestito e nel servizio prestato, ha dedicato tutta la vita a onorare e rendere merito alla divisa, che dismetterà a breve. Senza ombra di dubbio, sono state queste le motivazioni, grazie a uno spirito di abnegazione, trasparenza e imparzialità, non disgiunte da una sana ambizione personale, che le benemerenze i titoli, encomi, medaglie e pubblici riconoscimenti civili, militari e non sono arrivati, perché meritorio e non reclamati. Nel formulare i miei personali complimenti, auguro al comandante una lunga e serena vita affinché possa, anche in veste di pensionato, cogliere altrettanti frutti e opportunità che la vita militare non ha lesinato di offrirgli.
Dinoi Marco
lun 29 maggio 11:03 rispondi a Dinoi MarcoPensavo un carabiniere che svolge il proprio lavoro con professionalità e umanità, rientrasse nella norma... Le onorificenze, dovrebbero essere onori personali e non sfoggiare
Manuel
mar 30 maggio 06:52 rispondi a ManuelGentile Sig. Dinoi, da ciò che commenta immagino che Lei non abbia fatto il servizio militare di leva. Le onorificenze, riconoscimenti e medaglie, fanno parte della divisa che si indossa per " far capire chi si ha di fronte " altrimenti non servirebbero nemmeno i gradi. Riconoscere rapidamente una persona (e ciò che ha fatto e che è ) nell'ambito militare è fondamentale per un giusto livello gerarchico. Anche al neolaureato gli si conferiscono le "insegne" da sfoggiare ( il tocco accademico, la corona d'alloro, ecc. ) poi ci si mette il titolo sulla targa Dott., Ing., Arch.. per capire con chi stiamo parlando.
Piero
lun 29 maggio 22:27 rispondi a PieroPurtroppo la leva obbligatoria è stata abolita e quindi è giusto che tanti giovani non conoscono il valore dei nastrini. Quei nastrini che sono motivo di orgoglio perché come la divisa rappresentano l'istituzione ed i valori della patria. Portarli al petto non è sfoggio. Il compianto generale dalla chiesa diceva "io gli alamari ce li ho cucito sulla pelle".. meditate ragazzi
Egidio Pertoso
dom 28 maggio 08:23 rispondi a Egidio Pertoso...quante medaglie ! Complimenti.