
“E ora rivolgiamo la nostra spiaggetta pulita e fruibile!”. Si è conclusa con un grande successo la giornata di pulizia delle spiagge di Torre Colimena da parte del comitato “Spiaggia per tutti - liberi da ogni barriera - tra noi e il mare solo la sabbia”. Sono stati raccolti molti sacchi di immondizia, soprattutto plastica e addirittura, un frigorifero che la mareggiata aveva adagiato sugli scogli del promontorio, una carcassa di una barca lasciata marcire sotto le alghe e una vecchia ancora. “Siamo veramente felici del risultato che abbiamo ottenuto grazie al coinvolgimento di tante persone, residenti e turisti, che hanno davvero lavorato sotto il sole per ripulire le due spiagge” spiega la presidente del comitato, Anna Fanuli, “ora però dobbiamo capire che non si può più accettare di vedere una bellissima spiaggia ridotta in quelle condizioni. C’e Tanto da fare e si può e si deve continuare a fare per il bene del nostro mare e della nostra cittadina”. La piccola spiaggia in questione è quella del paese di Torre Colimena, nell’insenatura dove si affacciano i ristoranti “da Caterina” e “Pompiglio” e ora anche la Lega Navale. Un tempo era davvero la spiaggia del Paese, dove le famiglie andavano e tornavano, i bambini giocavano e imparavano a nuotare perché il fondale non è alto e degrada come quello di Punta Prosciutto, non ha scogli, se non laterali e la sabbia é fine e bianca come quella caraibica. Purtroppo ora si deve dire che “era bianca”.
Anni fa, ormai tanti, a seguito di una grande mareggiata e di un anno particolarmente ricco di Posidonia, la spiaggia si riempì di alghe nere. Tante, forse troppe, che il mare subito non riuscì a riprendersi.
Gli interventi che vennero fatti distrussero l’ecosistema di quel luogo, in quanto entrarono con camion e ruspe e, mentre caricavano Le alghe sui camion, caricavano anche la sabbia bianca. Il finale fu che, creando un dislivello con il mare, le alghe si depositarono sempre di più, dal momento che non esisteva più la sabbia... e ora giacciono li, da anni. Ogni tanto vengono coperti da un velo di sabbia che il mare pietosamente porta o, ormai secche, vengono utilizzate da turisti intraprendenti che non si spaventano dall’innocua Posidonia.
“Ma non possiamo continuare a pensarla così” dicono a gran voce quelli del Comitato, “dobbiamo tutti insieme provare a risolvere questo problema, anche perché chi non può arrivare alla Salina perché impossibilitato, deve aver diritto di accedere a questa spiaggetta”. Nei giorni antecedenti al Ferragosto si era recato a vedere la situazione anche Alessandro Mariggiò, direttore della Riserva, che aveva espresso il suo interessamento e impegno per provare a cambiare lo scenario di questo luogo meraviglioso. Speriamo. Intanto il Comitato ha in programma altre giornate di pulizia e impegno, nonché informazione e divulgazione. Per informazioni “Comitato Spiaggia per tutti” su Facebook.
Monica Rossi
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