Si è svolta ieri, martedì 20 agosto, un’azione privata organizzata da alcuni manduriani per ripulire la spiaggia della Riserva della Foce del fiume Chidro a San Pietro in Bevagna. Una dozzina di ragazzi, di Manduria e paesi limitrofi, si sono riuniti armati di guanti e sacchi per la spazzatura, attirando l’attenzione dei bagnanti che in quelle ore popolavano la spiaggia adiacente al fiume.
La situazione in cui versa la località balneare manduriana e soprattutto la zona della foce del Chidro è davvero critica. Nonostante sia una riserva naturale “protetta”, era invasa da rifiuti di ogni tipo, dalle classiche cicche di sigaretta, ai fili da pesca, bottiglie, fino ad arrivare a pezzi interi di guardrail. Questo gruppo autonomo, insieme ad un'altra organizzazione (“San Pietro clean up”) ha raccolto in poco più di due ore e mezza, più di dieci buste di spazzatura da dietro le dune e sulla spiaggia adiacente al fiume.
Molte persone vedendo l’operato dei ragazzi si sono unite per dare una mano, chiedendo una busta o un paio di guanti, altre si sono avvicinate per comunicare una parola di incoraggiamento o per dar man forte su qualche lamentela e distribuire acqua e cibo ai volontari.
Purtroppo, sono stati anche segnalati alcuni bagnanti che invece nascondevano i loro rifiuti sotto la sabbia non appena i volontari si allontanavano, un gesto fortemente discutibile alla luce del grande impegno profuso e disponibilità dimostrata dai ragazzi in questione.
La maggior parte delle persone che hanno partecipato sono ragazzi e ragazze di età compresa tra i 22 e i 31 anni che studiano o lavorano in altre province o regioni, ma nonostante questo continuano ad aiutare e a voler contribuire alla tutela del territorio in cui sono nati.
«Spero che questo gesto – dichiara un portavoce del gruppo - non solo invogli la gente che affolla le nostre spiagge ad agire consapevolmente, ma che attiri anche l’attenzione delle amministrazioni per poter aumentare i controlli e la pulizia di questo nostro bellissimo mare invidiato ed osannato da tutti, ma protetto da pochi».
I promotori dell’iniziativa sono Pasquale Occhilupo, Diletta Distratis, Andrea Fogolin, Mattia Sammarco, Valerio Cimino, Roberto Dell'Anna, Marco Ugonotti, Giovanni Guarini e Marco Di Benedetto.
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