Linea Verde Estate approda ancora una volta a Manduria: protagonisti della puntata di Rai 1, i pomodorini manduriani. In onda il prossimo quattro settembre.
A catapultare le telecamere della Rai a Manduria sono le due imprenditrici Chiara e Anna Lucia D’Adamo, cultori e produttori del tesoro rosso Messapico, orgoglio della Confcommercio Manduria.
Merito anche di tutta la comunità del Pomodorino di Manduria, Presidio Slow Food, ad aver avuto l’onore e il piacere di poter parlare di questo straordinario prodotto per un servizio di Linea Verde Estate: “Tutti i produttori hanno partecipato con entusiasmo ed impegno per diffondere questo prodotto - si legge sul profilo Facebook del presidio cui fanno parte Apulia Farm, Spina Sapori di Puglia e Terre di Patuli annunciando l’esperienza con l’emittente pubblica -, e tutte le sue tradizioni di coltivazione e culinarie, strettamente legate al nostro territorio (Manduria), in tutta Italia”.
Un intero servizio dedicato a uno dei simboli chiave della gastronomia messapica e mediterranea, il pomodorino di Manduria: piccolo e ovale con la buccia liscia e sottile, ma dal gusto forte. Si è parlato poi della sua coltivazione (l’aridocoltura) e della raccolta proprio nel periodo delle salse ossia della conservazione del prodotto tra giugno e luglio. La pianta del pomodoro infatti non viene irrigata ma tra le tecniche più utilizzate c’è senz’altro quella “a polvere”: il suolo viene compattato creando polvere dal terreno e le foglie vengono ricoperte così da preservare la vitalità dell’ ortaggio. Una produzione di nicchia questa del pomodorino manduriano, che ha i suoi tempi e una certa laboriosità e che il presidio Slow Food ha voluto tutelare e promuovere su Rai1.
Marzia Baldari
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Francesco Sammarco
dom 24 luglio 2022 05:23 rispondi a Francesco SammarcoChe aggiungere a questa bella descrizione fatta, poco, solo qualche piccolo frammento di ricordi del passato, quando tutti i contadini di Manduria, finiti i trattamenti nel vigneto,si prospettava loro e per i figli, la raccolta del pomodoro di Manduria. Una raccolta, che data la siccità, data la tipologia di produzione (a secco) poteva durare al massimo 7/8 giorni e per non più di 2 ore 3 al massimo e di primo mattino, c'era poi l'interminabile fila ai magazzini dei mediatori per la vendita del prodotto (io l'ho sempre chiamato l'oro rosso di Manduria) dove i camion dei napoletani aspettavano di caricare. I genitori nostri sempre scontenti del prezzo