La buona sanità non fa chiasso, non riscuote "il successo" della "malasanità". La buona sanità la si cerca altrove, lontano, perché si è convinti che risieda solo al centro-nord. A Manduria non si fanno miracoli. A Manduria si fa sanità, tra mille difficoltà e "tenendo duro" per sopperire a carenze di personale e di materiale.
La mia potrebbe essere intesa come una voce di parte, ma chi mi conosce sa quanto io sia critica e obiettiva. Venendo da ospedali universitari, policlinici, posso avere un termine di paragone e posso dire, non per spirito di appartenenza, ma per obiettività che in questo ospedale vedo fare ciò che altrove non sempre si fa. I pochi medici, nonostante i turni massacranti, fanno di tutto per garantire la migliore assistenza, così come tutto il personale... Quello che ho osservato, come se non possa esistere al Giannuzzi, è la meraviglia di quanti, da pazienti, si approccino al nostro ospedale e trovino professionalità, ma anche umanità e cortesia, forse non sempre, ma anche noi siamo "umani" e non privi di difetti.
Ho sotto gli occhi una lettera, una delle tante, ma più recente, di un nostro paziente, un ragazzo del nord, venuto a trascorrere le vacanze in Salento con la famiglia che ha dovuto ricorrere alle nostre cure per un "intervento in urgenza". Non lo faccio per vanagloria, ma perché mi piacerebbe che la gente avesse una maggiore consapevolezza che anche in questa "piccola realtà" si possa trovare "il buono".
Le critiche ci devono essere, ma solo se costruttive, non mero esercizio da tastiera, altrimenti diventano solo disfunzionali e privi di contenuto. Sono come la pioggerella estiva che non serve a sanare la siccità e a rinfrescare l'aria, ma provoca solo fastidio
Fortunata Barilaro, infermiera al Giannuzzi
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