Giovedì, 3 Luglio 2025

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Lettera al sindaco dei tre sindacati confederali

I dipendenti «fanoni» si ribellano e passano all’attacco

Nuovo municipio Nuovo municipio | © La Voce di Manduria

Come era facile prevedere dopo le accuse si fanoneria da parte del sindaco Gregorio Pecoraro, i dipendenti comunali di Manduria passano all’attacco. E con i propri sindacati firmano una lettera indirizzata al primo cittadino. «È con grande stupore – si legge - che le scriventi apprendono a mezzo stampa, regionale e nazionale, i suoi legittimi interrogativi concernenti lo stato di produttività dei dipendenti del comune di Manduria». Questo l’inizio della missiva dei segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, tutto sommato composto più di quanto non siano state le esternazioni pubbliche del capo dell’amministrazione che nei giorni scorsi, su tivù e giornali, accusava i lavoratori di «fare comunella nelle varie stanze senza rispetto del buonsenso». Cambiando poi tono, le parti sociali non gliela mandano a dire alla politica imputandole responsabilità nella mala gestione della macchina amministrativa. «I dipendenti pubblici del comune di Manduria – scrivono - erano lì signor sindaco, a contrastare i contraccolpi subiti delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo e a contrastare i postumi di un territorio sciolto per mafia».


L’amministrazione Pecoraro è la prima democraticamente eletta dopo tre anni di commissariamento straordinario affidato a tre funzionari del Ministero dell’Interno che aveva decretato lo scioglimento della precedente amministrazione per infiltrazioni mafiose.
Ricordando al sindaco l’esistenza di strumenti contrattuali e normativi utili a punire i dipendenti eventualmente colpevoli di illeciti, i sindacati sostengono che «la denigrazione di tutto il personale del comune di Manduria delegittima la loro funzione sociale nonché il valore pubblico svolto negli anni». Per i lavoratori, inoltre, le «etichette ingenerose» che «ledono la dignità» scatenerebbero inoltre la rabbia dell'opinione pubblica contro la categoria. «Un retaggio brunettiano – dicono - che ha nel corso degli anni gettato fango sui lavoratori pubblici, bloccato la contrattazione nazionale, usando leve come la produttività in una logica punitiva e nell'antico adagio del dipendente fanone si sono favoriti esternalizzazione e precariato, quel precariato che anche Manduria ha generato e che oggi si trova prossimo alla scadenza senza prospettive per il futuro».


Richiamando i doveri del sindaco per una buona amministrazione della cosa pubblica, i rappresentanti dei lavorati con comprendono questa sua scelta «di incidere negativamente sull'opinione pubblica se l'obiettivo del territorio è una pubblica amministrazione più efficiente, efficace e vicina ai cittadini, innovata e digitale». Chiedendo un incontro in cui discutere la questione, i sindacati fanno intendere possibili risvolti giudiziari e invitano Pecoraro a «non utilizzare impropriamente canali che ledono i diritti e la serietà della stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori, diversamente avvieremo ogni percorso utile a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori al fine di preservare il loro decoro».
A capo di una maggioranza giallo verde, il sindaco di Manduria ha iniziato la sua battaglia contro la presunta inoperosità dei dipendenti del suo comune vietando macchinette del caffè negli uffici e contenendo le pause a non più di una volta al giorno per 15 minuti previa timbratura del cartellino in uscita per non incidere sull’orario di lavoro.
Nazareno Dinoi

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10 commenti

  • Raffaele Pisu
    lun 8 marzo 2021 07:13 rispondi a Raffaele Pisu

    Bravissimo Sindaco gli uffici devono essere efficienti cosa che non è mai stata se agli impiegati non va di fare il proprio dovere si licenziassero è inutile che i sindacati parlano a vanvera sono proprio loro la rovina di tutto c'è troppa superficialità e menefreghismo. Basta dire che sono anni che comunico all'ufficio tributi che la casa al mare è intestata a me e mia moglie e che paghiamo l'imu ognuno per la nostra parte ogni anno puntualmente mi arriva la raccomandata dove dicono che pago metà imu.

  • Vincenzo
    dom 7 marzo 2021 01:21 rispondi a Vincenzo

    Sono stupito che in un periodo in cui i bar contingentano l'ingresso, per recuperare situazioni poco significative, si ricorra a disposizioni che, invece di sortire il loro scopo, hanno come risultato le sollevazioni del personale e delle organizzazioni sindacali di categoria. Se la problematica era determinata dal sovraccarico delle linee elettriche, sarebbe stato sufficiente verificare il loro adeguamento. Se, invece, volevasi stigmatizzare comportamenti poco consoni agli Uffici pubblici, ci si poteva avvalere dei Dirigenti di settore, che con motivate raccomandazioni, avrebbero raccolto la sensibilità dei propri collaboratori. Differente è il discorso della verifica dei risultati, conseguiti nei tempi previsti, e indennità correlate a cui, diversamente, si potrebbe far ricorso.

  • Marco
    dom 7 marzo 2021 05:34 rispondi a Marco

    Qualche Anno fa si volle mettere un semaforo nei pubblici uffici per valutare l operato dati dipendenti pubblici da parte dei cittadini...oggi ci sono i feedback. Bravo Sindaco, io ricordo che nel vecchio municipio c era sempre qualcuno che si " è assentato un attimo" che durava decine e decine di minuti... ??

  • Gregory D.
    sab 6 marzo 2021 05:20 rispondi a Gregory D.

    Un sindaco del PD che parla di "fannulloneria"? È il colmo!

  • giorgio sardelli
    ven 5 marzo 2021 01:43 rispondi a giorgio sardelli

    Il Sindaco Pecoraro ha fatto di tutta l'erba un fascio sbagliando ( ma è così che funziona) però il Sindaco ha ragione però non si può fare e qui inizia il fallimento di una nazione come l'Italia troppe le cose che si lasciano passare perchè pechè perchè non si può io sono testimone vivente per una pratica che non mi veniva rilasciata da un ente perchè aspettava un documento dal Comune finchè mi fu detto di andare di persona per una copia del documento e morale al tale ufficio trovai la porta sbarrata e dopo due ore chiesi ad un vigile e dopo due minuti apri quella porta l'impiegato sbadigliava come non so dire praticamente fu svegliato da qualcuno. Praticamente dormiva sulle pratiche da spedire ai cittadini I sindacati non guardano mai 360° e sbagliano

  • Antonio
    ven 5 marzo 2021 12:17 rispondi a Antonio

    I diriti di lavorare brucia, i diritti allo stipendio facile aiuta la noia

  • luigi primicerj
    ven 5 marzo 2021 11:14 rispondi a luigi primicerj

    Un tempo, quando la Cina non era liberal-liberista, Mao chiudeva le scuole, gli uffici e tutti i luoghi di lavoro ..."comodi", alunni compresi, e mandava tutti nei campi di lavoro per un mese. Quando tornavano al loro abituale lavoro, non avevano bisogno di pause caffè.

  • Enrico berlinguer
    ven 5 marzo 2021 11:08 rispondi a Enrico berlinguer

    Per i dipendenti :se non vi sta bene, licenziatevi!!!! Sai quanti onorerebbero quel lavoro.

  • J B
    ven 5 marzo 2021 10:26 rispondi a J B

    Considerato che quello che Pecoraro ha detto sui dipendenti è inaccettabile, e che non è la prima volta che si addensano ombre di mobbing sul personaggio, non capisco, sinceramente, perché non gli venga fatta causa. Gli estremi ci sono. Il paese è piccolo, i 'fannulloni' di cui ha parlato, facilmente individuabili, quindi il danno che ha fatto è reale. Pecoraro di lettere e opinioni se ne frega, lo si è visto; ha sia il potere politico che il network di contatti che gli consentono di farlo. Magari se c'è il rischio che possa essere colpito nel portafogli, cambia musica.

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