Venerdì, 9 Maggio 2025

Giudiziaria

Udienza rinviata a novembre

I capi della "Cupola" concordano la pena in appello

Tribunale di Lecce Tribunale di Lecce

Colpo di scena ieri nel processo d’appello alla presunta cupola mafiosa manduriana che vede alla sbarra 29 imputati, quasi tutti della città messapica, che in primo grado sono stati condannati ad un totale di 229 anni di pena per associazione mafiosa ed altri reati. Nell’udienza di ieri davanti alla Corte d’appello del Tribunale di Lecce, due dei maggiori imputati, Giovanni Caniglia e Nazareno Malorgio, difesi entrambi dall’avvocato Antonio Liagi, hanno concordato la pena a 15 anni e sei mesi di reclusione il primo e 15 anni il secondo. Il terzo presunto capo clan, Valter Modeo, assistito dall’avvocato Lorenzo Bullo, ha rinunciato ai motivi dell’appello che gli consentirà di ottenere anche lui una riduzione della pena. Tutti e tre in primo grado sono stati condannati a venti anni di reclusione con il rito abbreviato. Altri quindici imputati ieri hanno chiesto di poter concordare la pena.

Sempre ieri a prendere la parola è stato l’avvocato di parte civile, il penalista Cosimo Romano, incaricato dal Comune di Manduria di tutelare l’immagine della comunità manduriana macchiata dall’onta della presenza dell’organizzazione mafiosa nel proprio tessuto sociale. L’avvocato Romano che ha chiesto la conferma delle pene inflitte dal primo grado, ha ribadito la necessità per l’istituzione locale di tutelare la propria immagine già fortemente danneggiata dallo scioglimento dell’ente per infiltrazione mafiosa quale conseguenza di una precedente inchiesta della stessa direzione distrettuale antimafia leccese (inchiesta Impresa) che aveva coinvolto personaggi di spicco della criminalità organizzata, imprenditori e politici del posto. Il legale del Comune ha infine chiesto la conferma del risarcimento di centomila euro, in danno di tutti i condannati, già quantificato nel primo giudizio.

Il presidente della Corte d’appello, sentiti gli avvocati dei concordanti, la pubblica accusa e la parte civile, ha rinviato al 22 novembre la prossima udienza calendarizzando per il 29 successivo una nuova seduta per sentire prima le difese di chi ha chiesto il concordato e poi tutti gli altri prima delle repliche e la sentenza definitiva che dovrebbe chiudersi entro il prossimo natale.

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1 commento

  • jack
    gio 12 ottobre 2023 01:40 rispondi a jack

    dipingerei questa sentenza,come l ultimo giro di crazydance,l ultimo giorno di giostre,alle 24 circa,con una pioggerellina fitta e le casse che sbonnano con ice mc di alexia...

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