
E dopo le zone a traffico limitato con le telecamere sentinella a San Pietro in Bevagna e Torre Colimena, la prossima estate si viaggerà in bicicletta a San Pietro in Bevagna e Torre Colimena. Lo prevede il servizio di “bike sharing” deciso dal dirigente della vigilanza dell’ente, Enzo Dinoi che ha stipulato un contratto con una società specializzata nella gestione di strumenti di mobilità sostenibile. Costo: 36mila euro affidati a trattativa privata alla Bicincittà s.r.l. con sede legale a Torino.
Il sistema di bike sharing è diventato uno degli strumenti di mobilità sostenibile più diffusi e popolari degli ultimi anni e che sempre più città italiane mettono a disposizione dei propri cittadini. Si tratta, infatti, di un incentivo all’utilizzo di un mezzo decisamente pratico e green, la bicicletta, senza di fatto possederlo. Questo sistema di condivisione della bici, tramite diverse postazioni diffuse nel territorio, porta con sé non solo notevoli vantaggi ambientali, legati a un minor utilizzo dell’auto e, dunque, a un abbassamento dei valori di inquinamento atmosferico. Consente di ridurre i costi di trasporto e di aggirare il problema legato al traffico, molto sentito nelle grandi città, circolando anche duranti i blocchi imposti a causa dello smog.
La determina pubblicata ieri, non fornisce le informazioni necessarie per comprendere che tipo di servizio sarà offerto. L’atto in questione non spiega, ad esempio, se la società si occuperà solo della gestione delle stazioni di consegna e ritiro delle bici, o anche della fornitura delle due ruote e, in tal caso, quante saranno le biciclette e le stazioni stesse. L’unica informazione che si ricava dalla determina è il costo (36mila euro appunto) e che la società «si occupa di progetti di mobilità sostenibile; offre un sistema di “bike sharing” ideato, progettato e realizzato internamente (o interamente? Ndr); si occupa direttamente della progettazione esecutiva, delle installazioni, della manutenzione del servizio e delle operazioni di marketing necessarie per lo sviluppo e la promozione della mobilità sostenibile».
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9 commenti
Lorenzo
lun 6 gennaio 2020 09:17 rispondi a LorenzoL'unica vera ciclabile esistente fu costruita 40 anni fa c. a., scorre parallela al ponte Chidro. Ha ancora i cartelli originali. Peccato che d'estate agli imbocchi i 'Comanceros' che bivaccano e occupano tutto, anche il sottoponte, parcheggiano a tappo auto e suv, impedendone l'utilizzo sapendo che nessuno li punira'. Vero Generale Comandante Dinoi?
giorgio sardelli
dom 5 gennaio 2020 03:46 rispondi a giorgio sardellibella campagna elettorale peccato che farà scilecca
Daniela
dom 5 gennaio 2020 07:35 rispondi a DanielaSenza contare i ciclisti che verranno investiti, visto il rispetto che c' e' nei loro confronti.....e il rispetto del codice della strada in generale....
Limone nero
lun 6 gennaio 2020 08:49 rispondi a Limone nero@ Daniela..tranquilla Signora,i ciclisti sono risarciti come pedoni,anche quando vanno contromano,in mezzo al traffico a velocita' da moto,e spesso,grazie a me, ho evitato l'impatto con i ciclisti suonando il clason,e si certo,perche' anche i ciclisti stanno al telefono mentre pedalono e si distraggono.Ma premetto che nn tutti sono cosi',come in tutte le cose,ci sono le persone corrette e quelle scorrette.
Ohi Litua
lun 6 gennaio 2020 05:44 rispondi a Ohi LituaBravoooooo....che gran suonatore di clacson salvatore di ciclisti contromano, sicuramente ti verrà intitolata una piazza....certo che a Manduria state proprio “gravi” tra mucche da salvare, generali di vigili urbani, buche, discariche, ztl,commissari e chi più ne ha più ne metta......Fatevi un giro a San Pietro per chi non lo avesse fatto ancora...un panorama desolante, cumuli di spazzatura, materassi ed elettrodomestici accatastati....e non mi dite che la colpa è dei turisti ( a gennaio) o delle istituzioni...chi li ha buttati per strada non è stato babbo natale o la befana......
Domenico
sab 4 gennaio 2020 11:22 rispondi a DomenicoLe buche per terra, le strade buie e i parcheggi in doppia fila dove li mettiamo? Ci sono delle priorità caro comandante.
Angela
dom 5 gennaio 2020 02:54 rispondi a AngelaForse il comandante non sa che per migliorare la viabilità sarebbe urie avere parcheggi a sufficenza, eliminare passi carrabile abusivi, attivare controlli frequenti, educare al rispetto delle regole a inviare dai giovani nella scuole. Se non danno dove andare ascoltassero le segnalazioni che facciamo senza richiedere per ogni cosa un esposto. Per le zone di mare fare i primi controlli anche sulle spiagge a inizio stagione.
Fabio Dostuni
sab 4 gennaio 2020 08:56 rispondi a Fabio DostuniIniziativa lodevole...ma le piste ciclabili dove sono?
jackalien
dom 5 gennaio 2020 06:01 rispondi a jackalienma se manca l asfalto per le nostre povere macchine,vuoi che si preoccupino delle piste ciclabili?dettagli di poco conto...