L’ufficio del giudice di pace potrebbe essere recuperato anche senza opporsi al decreto ministeriale di chiusura già pubblicato e operativo. Ad affermarlo è l’ex consigliere comunale manduriano, Arcangelo Durante secondo cui la riapertura «dipende esclusivamente dalla volontà politica come avvenuto in altre realtà». Secondo l’esponente politico, «il provvedimento può essere revocato dagli stessi commissari straordinari di Manduria riorganizzando la gestione del servizio anche senza la partecipazione di Avetrana e di Maruggio così come ha fatto l’amministrazione di Grottaglie mentre c’è pure l’esempio di San Giorgio Jonico (comune vicinissimo a Taranto) che addirittura gestisce l’Ufficio del Giudice di pace in maniera autonoma».
Durante sfida l’attuale amministrazione a farsi avanti per il bene della comunità. «Visto che per il depuratore, per le discariche, per la puzza non ci sono stati interventi e risultati efficaci – chiosa Durante - spero che almeno che su questo servizio possa muoversi.
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1 commento
Antonio Casto
mar 24 settembre 2019 04:40 rispondi a Antonio CastoIn realtà non è esattamente come dice il sig. Durante. La gestione consortile attuale non può modificarsi senza un provvedimento ministeriale. In altre parole, prima si dovrebbe chiudere e poi eventualmente riaprire con altra composizione di nuovo Consorzio e nuova Circoscrizione giudiziaria.