
Il presidente del Tribunale di Taranto, Franco Lucafò (da pochi giorni in pensione e sostituito provvisoriamente dalla giudice Anna De Simone), ha richiesto al Ministero della Giustizia l’emissione del decreto di chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria con il conseguente accorpamento della giudicatura Messapica al Giudice di Pace di Taranto. Si perderebbero così le speranze di chi da tempo si sforza per mantenere sul territorio un importante servizio per i cittadini. Destinato alla soppressione nel 2014, i comuni di Manduria, Sava, Avetrana e Maruggio si consorziarono mettendo a disposizione i locali individuati a Manduria, comune capofila, materiale di cancelleria, servizi e personale non giudicante nella misura di un dipendente comunale a testa. Dopo il primo ostacolo dell’individuazione dei locali, l’attività del servizio di giudicatura ha registrato in questi anni alti e bassi per il venir meno degli impegni da parte del comune di Avetrana che per un periodo avere ritirato il proprio dipendente “prestato” e recentemente da quello di Maruggio il cui cancelliere facente funzione, Tonino Filomena, andrà in pensione senza sostituzione. Un altro dipendente avrebbe rinunciato a fare su e giù dal suo comune. Il sindaco di Sava, Dario Iaia che sull’argomento interviene con un documento che pubblichiamo in altra parte del giornale, si è fatto promotore di una richiesta di incontro con gli altri sindaci consorziati.
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