Venerdì, 4 Luglio 2025

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Incontro ieri pomeriggio ma al Asl aveva già deciso

?Giannuzzi Covid Hospital, i sindaci dicono sì condizionato

La riunione di sindaci La riunione di sindaci | © La Voce di Manduria

Mentre ieri pomeriggio i sindaci del territorio discutevano sull’ipotesi che l’ospedale Giannuzzi si trasformasse per malati di Covid, la stessa mattina la direzione della Asl aveva già deciso tutto. Nel mentre i primi cittadini presenti all’incontro voluto dal Gregorio Pecoraro esprimevano le proprie perplessità su tale scelta lamentando per questo il loro mancato coinvolgimento, l’assessore del comune di Manduria, Piero Raimondo, interrompeva il dibattito per leggere un documento della direzione medica dell’ospedale Marianna Giannuzzi indirizzata ai primari dei reparti di pronto soccorso, medicina, cardiologia e rianimazione e per conoscenza alla direzione sanitaria generale della Asl. La comunicazione riportava all’oggetto proprio la sospensione dei ricoveri nei tre reparti destinati ad accogliere solo pazienti Covid. «I pazienti attualmente ricoverati nei suddetti reparti – ha letto Raimondo -, dovranno essere progressivamente trasferiti in altre sedi o dimessi se le condizioni lo consentono, nel giro di pochi giorni».

Prendendo atto che tutto era stato già deciso, i sindaci hanno infine deciso di firmare un documento unitario da indirizzare ai vertici regionali, provinciali e locali della sanità accettando, di fatto, la riconversione Covid dei tre reparti ma a condizione di un contemporaneo potenziamento, strutturale e di personale dell’intero presidio ospedaliero e che non vengano toccate le specialità chirurgiche (ortopedia, chirurgia e sala operatoria). La carta che si giocheranno i sindaci è quella di ottenere la trasformazione del Giannuzzi da ospedale di Base come è attualmente, ad ospedale di primo livello come lo sono quelli di Castellaneta e Martina Franca.

Nel documento che sarà reso pubblico integralmente oggi, le autorità del territorio chiederanno anche il ripristino della postazione del 118 di Manduria attualmente smembrata per rimpiazzare quella di Martina Franca.

All’incontro di ieri hanno partecipato i sindaci di Avetrana (Antonio Minò), Maruggio (Alfredo Longo), Sava (Dario Iaia), Torricella (Michele Schifone), Fragagnano (Giuseppe Fischetti) e di Pulsano (Francesco Lupoli). Per il comune di Manduria, oltre al padrone di casa, Pecoraro, erano presenti il vicesindaco Andrea Mariggiò, gli assessori Piero Raimondo (Lavori pubblici) e Fabiana Rossetti (Servizi sociali). In sala anche il futuro presidente del Consiglio, Gregorio Dinoi.

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4 commenti

  • Egidio Pertoso
    mer 4 novembre 2020 06:27 rispondi a Egidio Pertoso

    Il problema riguarda la gestione delle strutture sanitarie a livello regionale. Occore avere una visione piu' ampia. Basta con i tanti piccoli e costosissimi ospedaletti disseminati sul territorio a pochi kilometri l' uno dall'altro, ma bisognerebbe trasformare ognuno di essi in una sola branca specialistica con la più ampia convergenza di alta eccellenza sia professionale e strumentale ( non dimentichiamo che siamo nel 21° secolo della civiltà umana con i grandi passi da essa compiuti). Fatto ciò gli affetti da patologia sapranno dove indirizzarsi per essere curati senza peregrinare da un posto all' altro. Ma la "politica" dovrebbe fare un passo indietro e lasciare la gestione della sanita' a coloro che ne fanno parte: cittadini ed operatori di ogni branca e livello.

  • gerardo marzo
    mer 4 novembre 2020 12:44 rispondi a gerardo marzo

    ma siiii trasformiamolo in lazzaretto almeno questa struttura servira' a qualcosa , visto che ormai come era ridotta la struttura era da chiudere

  • Opera Magnitudo
    mar 3 novembre 2020 07:25 rispondi a Opera Magnitudo

    Come al solito le decisione prese sono state cambiate tra di loro. Avranno concluso la serata con un ottimo pranzetto da Pompilio Rizzello. Unico vero chef della penisola.

  • K.
    mar 3 novembre 2020 12:21 rispondi a K.

    Sarà una carneficina.... scelte scellerate per tutti ...o quasi.

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