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Giallo di Avetrana, Dna di Cosima e Ivano
Giallo di Avetrana, Dna di Cosima e Ivano | © n.c.AVETRANA — I magistrati che indagano sull’uccisione di Sarah Scazzi hanno convocato quattro persone ieri pomeriggio, nella caserma dei carabinieri di Avetrana, per sottoporle al prelievo salivare per l’individuazione del Dna. Si tratta di Cosima Serrano, mamma di Sabrina e moglie di Michele Misseri (entrambi in carcere che si accusano della morte della ragazza), Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele e Ivano Russo, amico di Sabrina e della cugina Sarah. Russo e Serrano non sono indagati, lo sono invece gli altri due con l’accusa di soppressione di cadavere in concorso con zio Michele. Cosma, che era accompagnato dal suo avvocato Raffaele Missere, è rifiutato di sottoporsi al prelievo genetico perché non era stata data alcuna comunicazione al suo difensore che ha contestato tutta la procedura. «Il mio assistito è disposto a sottoporsi all’esame ma solo quando saranno rispettate le regole» , dichiara il penalista che chiarisce così i motivi del dissenso. «Cosma — dice — ha ricevuto un invito generico dal luogotenente della stazione dei carabinieri e non un regolare e motivato atto che in questi casi (l’avvocato cita l’articolo 359 e seguenti del codice penale, nda), deve riportare il motivo della convocazione, il nome del pubblico ministero che lo richiede e il numero del processo relativo. Quando tutto questo sarà fatto — conclude il legale di Cosma— il mio assistito si sottoporrà al prelievo» . Gli altri tre convocati non hanno invece opposto rilievi accettando l’accertamento tecnico che servirà a comparare il loro Dna con le tracce organiche che gli specialisti del Ris di Roma hanno trovato sugli attrezzi sequestrati nel garage di via Grazia Deledda nelle vicinanze del pozzo in contrada Mosca dove il corpo della ragazza fu sepolto. Queste sono le indiscrezioni. Secondo le fonti investigative, invece, l’operazione di ricerca genetica servirà a «creare una banca dati da utilizzare in caso di necessità» . Sinora i Dna prelevati e conservati (oltre a quelli eseguiti ieri), sono quelli dei genitori di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo e Giacomo Scazzi, di Michele e Sabrina Misseri, padre e figlia, accusati di omicidio volontario.
Nazareno Dinoi
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