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Funghi velenosi: gravi 3 donne in ospedale
Funghi velenosi: gravi 3 donne in ospedale | © n.c.MANDURIA - Sono vive per miracolo tre donne, due si Sava di 30 e 32 anni e una di Manduria, residente a Uggiano Montefusco di 34, per mangiato dei funghi potenzialmente mortali. Ricoverate d’urgenza al pronto soccorso di Manduria le tre amiche sono state sottoposte a lavanda gastrica e terapia disintossicante. Le loro condizioni che al momento del ricovero erano state definite molto critiche, sono fortunatamente migliorate per cui i sanitari ieri mattina hanno sciolto definitivamente la prognosi. Le tre donne giovedì sera avevano consumato dei funghi freschi raccolti da sconosciuti nelle campagne manduriane e donate al padre di una di loro. La cena si era consumata a Uggiano Montefusco dove le due savesi erano state invitate. I dolori e i sintomi tipici dell’avvelenamento come abbondantissima sudorazione, dolori addominali e collasso, sono iniziati circa un’ora dopo aver finito di mangiare. La prima a recarsi in ospedale è stata la padrona di casa mentre le altre due sono state accompagnate nella notte. I medici del pronto soccorso di Manduria hanno fatto di tutto per salvarle praticando un trattamento farmacologico intensivo e frequenti lavaggi gastrici. Ieri mattina il primario del Pronto soccorso, Francesco Turco, ha chiesto la consulenza del micologo della Asl, Giovanni Altavilla, il quale ha esaminato i funghi in questione che i familiari delle tre donne nel frattempo avevano portato in ospedale per l’esame. L’esperto che li ha classificati con il nome di «Lapiota cristata» ha confermato l’elevata pericolosità del fungo dagli effetti simili alla pericolosissima Amanita phalloides e somigliante al cosiddetto Prataiolo, commestibile e diffuso in zona, per il quale viene confuso. La stessa specie, ha spiegato il micologo, che pochi giorni fa in Calabria ha fatto due vittime meno fortunate delle tre donne ricoverate al Giannuzzi. Il primario del pronto soccorso, Turco, in accordo con il micologo Altavilla, hanno reso nota la notizia per informare la popolazione sulla pericolosità di tali funghi e per sconsigliare il consumo di specie non conosciute soprattutto se raccolte da inesperti.
A.D.
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1 commento
Tonino Roberto
ven 28 novembre 2014 12:00 rispondi a Tonino RobertoLa Lepiota cristata , come tutte le Lepiote, velenosa quasi quanto le amanite. E' un fungo puzzolente e questo dovrebbe gi scoraggiare il raccoglitore inesperto a metterlo nel paniere. Il nostro bosco Cuturi e Rosa marina ne pieno (nessun cercatore tanto incauto da raccoglierli). State attenti al Boleto satanasso .. somigliantissimo alle monetole firregne (ottime) ha il gambo a forma di botticella, ma velenoso e nelle nostre macchie abbastanza diffuso.