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Ecomostro sul fiume Chidro, i Noe diffidano il sindaco

Ecomostro sul fiume Chidro, i Noe diffidano il sindaco Ecomostro sul fiume Chidro, i Noe diffidano il sindaco | © n.c.

MANDURIA - Il comando di Lecce dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe), ha diffidato il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, a mettere in sicurezza l’impianto in disuso di sollevamento idrico sul fiume Chidro. Realizzata negli anni Settanta dall’Arneo per usi irrigui, ma mai entrata in funzione, l’opera in cemento armato costata 250 miliardi di vecchie lire, è stata negli anni vandalizzata e depredata di ogni cosa di valore. L’ecomostro situato in un’area protetta confinante con le Riserve naturali del litorale tarantino jonico, già nel suo progetto era estremamente impattante e deturpante l’ambiente. Dopo 40 anni di abbandono, il tempio dello spreco è diventato ricettacolo di rifiuti di ogni genere, rifugio e cimitero di animali e luogo di pericoli di ogni tipo. Usato come trampolino per i tuffi, cinque anni fa l’ecomostro sul Chidro ha visto la morte di un quattordicenne che non è più riemerso dalle acque limacciose del fiume.

Per questo lo speciale nucleo dei carabinieri, su delega della Procura della Repubblica di Taranto, già destinataria di numerosi esposti e denunce da parte di associazioni ambientaliste, ha intimato il primo cittadino del territorio Messapico, su cui ricade la struttura, a rimediare il danno. Il sindaco Massafra, da parte sua, ha affidato il compito al suo assessore ai Lavori pubblici, Amleto Della Rocca.

Dalla lettura delle carte, però, l’assessore ha scoperto che la proprietà del bene è ancora del consorzio di bonifica Arneo e che toccherebbe quindi a lui provvedere ai lavori di messa in sicurezza e di bonifica. Un cavillo burocratico che non può essere preso in considerazione dagli inquirenti per i quali l’unico responsabile di riferimento resta sempre l’ente comunale su cui ricade il sito sorgente di rischi.

Ed ecco la decisione presa. «Ci faremo carico degli interventi necessari i cui costi, però, saranno a carico dell’Arneo», informa l’assessore che ha predisposto un piano d’interventi urgenti. «Ripuliremo tutti i locali del vecchio stabile, smaltiremo i rifiuti che si sono accumulati negli anni e recinteremo l’intera area in attesa di misure migliori», fa sapere Della Rocca accennando a futuri progetti di bonifica totale che saranno curati dall’Arneo con fondi europei. «E’ ancora prematuro, ma ho fiducia che questa volta il sogno di tutti si potrà avverare», conclude l’assessore rifacendosi alle ripetute istanze di demolizione e di bonifica avanzate negli anni.

L’ultimo di una lunga serie è stato l’esposto, da cui è scaturita l’inchiesta condotta dal Noe, presentato alla Procura della Repubblica jonica dall’ambientalista Mimmo Carrieri. In precedenza ad occuparsi del caso era stata anche la Asl di Taranto con una lettera firmata dal responsabile del Servizio Igiene di Manduria, Giuseppe Prete. In quella missiva s’invitava il sindaco Massafra ad emettere un’ordinanza che obbligasse l’Arneo a bonificare il vecchio impianto di sollevamento idrico.

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto

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3 commenti

  • tom61
    sab 14 maggio 2016 04:58 rispondi a tom61

    Intanto i cittadini continuano a pagare le tasse a questo pseudo consorzio di bonifica e nessuno muove un dito

  • Carlo.
    ven 13 maggio 2016 01:09 rispondi a Carlo.

    -----Carabinieri o non carabinieri sono convinto che rester almeno per altri 40 anni tutto cos. -----Consiglierei l'Amministrazione se la competenza dell'Arneo e vuole fare lei i lavori al suo posto, (visto che il Comune pieno di avvocati) di aprire gli occhi perch l'impressione che ho che se si fanno i lavori l'Arneo non pagher mai. ----- Poi le cose funzionano sempre all'italiana maniera, altri fanno i lavori che Manduria si deve sorbire anche se non li vuole, perch all'epoca dei fatti nessuno voleva quel monumento, e ora ci si rivolge al Sindaco, questo e tutto gli altri che si son dovuti sorbire l'olio di ricino, per sistemare cose che altri hanno fatto. ----- L'Italia non far mai progressi; si cominci a sciogliere l'Arneo, perch non ho mai capito a cosa serve, se non a sperperare milioni del popolo italiano.

  • saro
    ven 13 maggio 2016 10:06 rispondi a saro

    heeeee! ci voleva tanto dopo tanti esposti mancavano i carabinieri eppure sono dovuti intervenire se non ci fossero si dovrebbero inventare

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