Venerdì, 25 Luglio 2025

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Ecco l'incredibile "sogno" del fioraio che vide Sarah fuggire

Ecco l Ecco l'incredibile sogno del fioraio che vide Sarah fuggire | © n.c.

Questa è la trascrizione dell’incredibile sogno fatto da Giovanni Buccolieri, il fioraio di Avetrana indagato per false dichiarazioni al giudice che un mese è mezzo fa aveva raccontato l’episodio ai magistrati per poi ritrattarlo tutto dicendo che si trattava di un sogno e non di realtà.  Dopo il lungo racconto del testimone, le considerazioni del giudice Martino Rosati.

IL “SOGNO DEL FIORAIO” (Interrogatorio davanti ai pubblici ministeri)

«(... ) Dopo aver finito il pranzo ho salutato mia moglie ed i bambini e sono andato via. Sono quindi sceso dalla scala che direttamente mi porta all’esterno dell’abitazione; potevano essere circa le 13:20. (... ) Sono entrato quindi nel mio furgone ed ho percorso diverse vie di Avetrana sino a raggiungere il luogo dove effettuare lo consegna commissionatami. Ricordo di avere percorso via Verdi (...). Ricordo di avere quindi svoltato in via Umberto I., Nella circostanza, al momento della svolta, ovviamente ho dovuto rallentare all’incrocio con via Umberto I, quasi a passo d'uomo. In quel momento in via Umberto I, a circa 3-4 metri dall'incrocio, ho visto l'autovettura "Opel Astra SW", di colore azzurro-grigio, vicino alla quale si trovava Cosimo Serrano, che si rivolgeva alla nipote Sarah Scazzi, dicendole con tono minaccioso: "mo' ha 'nchiana' intra la macchina", facendo al suo indirizzo un gesto altrettanto perentorio con il braccio e con l'indice della mano rivolto all'indirizzo di Sarah. Ricordo che Sarah, che conoscevo di vista, era molto turbata e con lo testa chinata. Ricordo anche non solo che Cosima era a/l'esterno dell'auto, che intimava a Sarah quello che ho già detto, ma anche che lo sportello posteriore destro dell'auto di Cosima Serrano era aperto.

DOMANDA DEGLI INQUIRENTI: I finestrini del suo furgone come li aveva? Erano aperti o chiusi?

RISPOSTA: il finestrino lato guida era sicuramente aperto. Non ricordo se l'altro fosse anche aperto. Voglio precisare che il mio mezzo non è fornito di aria condizionata.

DOMANDA: Di che colore è il suo furgone?

RISPOSTA: il mio furgone è di colore bianco.

DOMANDA: Quale era lo posizione di Sarah sulla strada?

RISPOSTA: Sarah si trovava sul marciapiede destro di via UmbertoI, dal lato dell'abitazione della sig.ra Emma Serrano (sorella di Cosima), con direzione via Martiri d'Ungheria, con le spalle quasi appoggiate al muro delle abitazioni. DOMANDA: Qual era la posizione della sig.ra Cosima Serrano?

RISPOSTA: Cosima Serrano, come ho già detto, si trovava vicino alla sua macchina, non sul marciapiede ma sulla strada,

DOMANDA: Lei già conosceva l'autovettura di Cosima Serrano?

RISPOSTA: La macchina era quella di Cosima Serrano perché lo conoscevo. Voglio precisare che ho notato che nella parte posteriore del/'auto vi era verosimilmente il copri-vano bagagli leggermente sollevato. Preciso, altresì, di avere notato all’interno dell'auto di Cosimo, nella parte posteriore una sagoma che si abbassava. Mentre superavo lo macchina di Cosimo ho notato che Cosimo era ancora all'esterno dell’autovettura e Sarah che invece stava entrando dentro attraverso lo sportello posteriore destro. Ho quindi proseguito per la mia strada recandomi a Leverano.

DOMANDA: Può chiarire meglio le caratteristiche della sagoma di cui ha parlato sopra?

RISPOSTA: Posso dire che la sagoma che ho notato apparteneva ad una persona di sesso femminile e di robusta costituzione.

DOMANDA: Perché lei dice di sesso femminile?

RISPOSTA: Dico di sesso femminile perché ho notato i capelli che erano più lunghi di  quelli che porta un uomo e soprattutto erano legati e raccolti all'indietro e di colore scuro.

DOMANDA: Ricorda l'abbigliamento di Cosima Serrano?

RISPOSTA: Ricordo che Cosima era vestita di scuro. Ricordo che quando le sono passato accanto con il furgoncino ho incrociato il suo sguardo ed ho notato che lo stessa ha avuto un sussulto di sorpresa spalancando repentinamente gli occhi. (...) DOMANDA: Dopo aver assistito a tale episodio che cosa ha fatto?

RISPOSTA: Ho proseguito per Leverano, giungendovi circa un'ora prima dell'apertura del mercato floreale, anche se sull'orario non posso essere preciso. Di solito i tempi di percorrenza sono da 20 a 25 minuti. (...)

DOMANDA: Dell'episodio a cui ha assistito, ne ha parlato con altre persone?

RISPOSTA: Ricordo che di questi fatti ne ho parlato con mia moglie, con una mia ex operaia, di nome Vanessa Cerra.

DOMANDA: Quando ha riferito di questo episodio a sua moglie e al/a sig.ra Cerra Vanessa?

RISPOSTA: Ricordo di avere parlato di questi fatti a mia moglie ed alla mia operaia Cerro Vanessa dopo il ritrovamento del corpo della piccola Sarah. Tale ritrovamento mi ha fatto pensare sui fatti a cui avevo assistito ed ai quali fino ad al/ora non avevo

l dato una grossa importanza, atteso che tutti pensavamo, come anche si diceva in TV, che Sarah era stata rapita per strada. Successivamente, dopo aver appreso dalla

televisione che Michele Misseri aveva fatto ritrovare il cadavere di Sarah, ho iniziato a pensare a quello cui avevo assistito tanto che ho sentito la necessità di parlarne con mia moglie e con lo mia operaia Vanessa con la quale avevo instaurato un ottimo rapporto di amicizia e con la quale mi confidavo.

DOMANDA: Dello stesso episodio ne ha parlato con qualcun altro? E se sì, quando?

RISPOSTA: Ho riferito tali circostanze anche al mio amico Galasso Michele. A questi avevo detto però, raccontando i fatti, che non ero certo che si fosse trattato di un fatto reale o di un sogno. Tale racconto è avvenuto sempre dopo il ritrovamento del cadavere di Sarah e dopo averne parlato con mia moglie e lo mia operaia Vanessa. Intendo precisare che, quando ho saputo de(ritrovamento del cadavere di Sarah, ho anche fatto mente locale alle dichiarazioni rese dai due fidanzatini, avendole sentite in 'TV, che all'epoca raccontavano di aver visto Sarah intorno alle 14:25 -14:30; ho quindi compreso che l'orario che indicavano era assolutamente incompatibile con j fatti a cui avevo assistito e che certamente gli stessi avevano visto Sarah molto prima.

DOMANDA: Perché lei è certo che i fatti si riferivano al 26.08.2010?

RISPOSTA: Sono certo che i fatti a cui ho assistito si riferivano al 26 agosto 2010 perché li ho chiaramente associati al giorno della scomparsa di Sarah.

DOMANDA: Quando ha raccontato l'episodio alla Cerra, quest'ultima quale reazione ha avuto?

RISPOSTA: Quando ho raccontato i fatti a CERRA Vanessa, la stessa mi esortava a raccontarli ai Carabinieri. lo le dissi che non mi sentivo di fare questo per evitare che le mie dichiarazioni, in quel momento delle indagini, potessero creare più confusione che chiarezza, anche se dentro di me avevo il dubbio se andare dagli investigatori o meno. Ogni notte pensavo ai fatti ed ero macerato dal dubbio se potesse essere utile che io riferissi i fatti ai Carabinieri. (...) Ricordo che, dopo che Cerra Vanessa era stata ascoltata dall'Autorità Giudiziaria, verso lo fine di ottobre, ebbi un colloquio con la stessa che mi raccontava quello che le avevano chiesto gli inquirenti, che stavano ascoltando tutti i residenti di via Grazia Deledda, nella circostanza, mi esortò nuovamente a raccontare quello a cui avevo assistito ai Carabinieri.  Io le dissi, come le avevo già ribadito, che avevo paura che le mie dichiarazioni potessero pregiudicare le indagini in corso e che comunque avrei deciso successivamente se recarmi o meno dagli inquirenti. (...)

DOMANDA: Ci indichi con precisione che cosa ha riferito a sua moglie? E quando?

RISPOSTA: Dei fatti che ho raccontato a voi e sopra meglio descritti ho riferito a mia moglie solo il momento in cui avevo visto Cosima gesticolare verso Sarah e dirle perentoriamente: "mo' ha 'nchiana' intra la macchina". Anche a mia moglie, forse per tranquillizzarla le ho detto che non ero certo se i fatti raccontati erano il ricordo di un sogno oppure la realtà. DOMANDA: Quando ha raccontato i fatti su descritti a Vanessa e a sua moglie, erano entrambe presenti, ovvero il racconto è stato fatto in tempi diversi?

RISPOSTA: Non ricordo se quando ho raccontato i fatti fossero entrambe presenti oppure ciò è avvenuto in tempi diversi. Posso dire che in qualche occasione in cui abbiamo parlato di tali fatti stavano insieme. Posso dire che dell'argomento ne abbiamo parlato in più occasioni.

DOMANDA: Lei è proprio certo di aver raccontato di detto episodio alla Cerra dopo il ritrovamento del cadavere di Sarah Scazzi oppure ciò è avvenuto verso lo fine di settembre del 2010 e cioè, prima del ritrovamento del cadavere di Sarah?

RISPOSTA: Non posso escludere che io abbia riferito i fatti alla Cerra anche prima del ritrovamento del cadavere di Sarah. In merito non posso essere più preciso. lo ricordo, come già detto, di aver parlato dei fatti dopo il ritrovamento del cadavere. Evento questo che mi aveva portato a meglio riflettere su quello che avevo visto e che sopra vi ho detto.

DOMANDA: Invitandola a ritornare con la memoria al momento in cui ha notato Sarah Scazzi e Cosima SERRANO, può dire se lo ragazza, quando è stata da lei notata, era ferma oppure correva?

RISPOSTA: Quando ho visto lo ragazza, la stessa era ferma. (...)

Ecco cosa scrive in proposito il gip Martino Rosati nell’ordinanza di arresto di Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri,

«E' un'allegazione, questa del sogno, offensiva per l'intelligenza degli inquirenti, ma, prim'ancora, per la memoria della piccola Sarah e per il dolore dei suoi più stretti congiunti. le alternative, invece, alla luce di quella verbalizzazione, possono essere soltanto tre: o che i magistrati abbiano verbalizzato in maniera infedele; o che Buccolìeri abbia detto il vero; ovvero che egli abbia affermato, in tutto od in parte, il falso. Escludendo la prima, sempre per rispetto alle persone offese ma anche alla dignità degli indagati, rimane da scegliere tra le altre due.

Ebbene, l'allegazione dell'evidente pretesto del sogno, se valutata insieme allungo tempo durante il quale Buccolieri ha evitato di parlare con gli inquirenti ed all'assenza dì altri elementi di riscontro obiettivi alla sue parole, non può che minare dall'interno la credibilità di tale racconto, rendendolo fragile e necessario di robusti sostegni esterni.

Fin quando questi non ci sono, ed in attesa che le indagini sul punto facciano il loro corso, esso non è sufficiente a fondarvi una valutazione di gravità indiziaria.»

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