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E' morto il maestro Morgante, aveva portato la grande musica a Manduria

E E' morto il maestro Morgante, aveva portato la grande musica a Manduria | © n.c.MANDURIA - E’ morto ieri all’età di 92 anni, Vincenzo Morgante, per molti manduriani «il maestro Morgante». Di origini calabresi (è nato a Delianuova provincia di Reggio Calabria), si trasferì a Manduria nel 1940 dove tre anni dopo sposò una donna del posto. A  Manduria dove ha radicando il suo amore per la musica e lo spettacolo. Il maestro Morgante è stato il pioniere di molte cose e Manduria deve a lui una parte importante della propria storia moderna. E’ sua la prima scuola di musica manduriana ed è sua l’idea e l’organizzazione del primo ed unico festival della canzone, il Festival dei Messapi, la cui notorietà ha passato i confini regionali sfiorando l’accostamento con la più famosa e ricca (e fortunata) rassegna canora di Sanremo. Con le sue sole forze e l’intraprendenza calabrese di cui era fiero, il maestro Morgante ha portato sul palco del vecchio teatro Candeloro i nomi più importanti della canzone italiana come Lucio Dalla, Nada, Albano, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Loredana Bertè, Mia Martini quando si faceva chiamare ancora Mimì, presentatori Rai come Anna Maria Gambineri, lelio Luttazzi, Pippo Baudo, Corrado, maestri d’orchestra come Enrico Simonetti e tanti altri. Sua anche al spinta per artisti locali che si sono affermati in futuro come il cantante mandriano Tony Guerriero. Sono nati e cresciuti nei suoi studi di registrazione i famosi Poker. gruppo manduriano di rock melodico guidato dal tastierista Carlo Mezzano che grazie al maestro Morgante trascinò a Manduria l’allora famosissima ballerina e show girl, Minnie Minoprio, di cui divenne marito e attuale compagno di vita. SI può dire che tutti i musicisti e cantanti degli anni Sessanta e Settanta devono a lui l’amore per la musica e il canto. La passione per le note e lo spettacolo in genere lo ha portato anche nella politica dove ha ricoperto importanti ruoli di consigliere e assessore comunale al Turismo e Spettacolo. Da poco aveva terminato il libro autobiografico dal titolo di prossima pubblicazione. E’ stato anche arbitro professionista e dirigente sindacale. Il «maestro», vedovo da due anni, lascia sette figli a nessuno dei quali, per ironia della sorte, ha trasmesso la febbre della musica. Al nipote Luigi Morgante, ex assessore del recente governo Tommasino, la lasciato quella per la politica. La redazione lo ricorda con affetto e senso di profonda gratitudine. Nazareno Dinoi 

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9 commenti

  • roberto
    mar 20 marzo 2012 03:23 rispondi a roberto

    Oltre che la passione per la musica Enzo Morgante era un innamorato del calcio ed il mio personale ricordo del Maestro legato proprio in quest'ambito. Negli anni sessanta in Manduria nacque per sua volont la, prima in assoluto per Manduria e paesi vicinori, scuola di calcio giovanile. L'intento del Maestro oltre all'insegnamento del giuoco del calcio ,era quello di distoglierci dalle lusinghe che la strada e le cattive compagnie potessero avere il sopravvento su chi come noi adolescenti iniziava il cammino verso la societ. Molti giovani e soprattutto genitori aderirono a quell'iniziativa che rappresentava un valido svago per noi ragazzi ed un punto di riferimento per i nostri padri consci della bont di quel progetto. Il Maestro inizi cos la sua avventura, che io definirei missione ed amore verso i ragazzi,insegnando a noi giovani le prime nozioni di calcio, come fermare la palla al volo , come calciare e cos via.Ci recavamo al cam

  • roberto
    mar 20 marzo 2012 03:23 rispondi a roberto

    po sportivo due volte la settimana per poter svolgere gli allenamenti sia fisici che tecnici ed egli ci riprendeva ogni qualvolta commettevamo errori, ma poi amorevolmente con una carezza sulla guancia veniva ad accuorarci. Per il Maestro il suo insegnamento non era sufficientemente tecnico e si incaric di far venire una volta ogni quindici giorni un ex giocatore del Bari il quale insegnava a noi ragazzi le tecniche e le tattiche da eseguire durante una partita di calcio, tecnica che auncor'oggi nonostante gli anni ancora presente in me e credo anche nei vari compagni d'allora ed alcuni ragazzi che frequentarono quella scuola hanno poi trovato validi sbocchi calcistici in varie parti d'Italia. Le ultime parole che il Maestro quasi ci sussurrava nelle orecchie prima che entrassimo in campo per disputare la partita erano; il rispetto dell'avversario ed il dimostrare che noi frequentavamo una scuola di calcio. Gli anni poi inesorabilmente

  • roberto
    mar 20 marzo 2012 03:23 rispondi a roberto

    trascorrono e si diventa adulti impegnati con i problemi che la vita ci propone , ma questo non ha mai scalfitto il rispetto per quella persona che quando la s'incontrava non si poteva fare a meno di ossequiarla con un saluto e nel trattenerci si ricordavano quei tempi andati. Ma il mio ricordo del Maestro oltre ad essere correlato alla scuola del calcio e nell'apprendimento delle tecniche di giuoco legato innanzitutto al suo insegnamento nell'apprendere il metodo di una vita morale. Ciao Maestro

  • Joe
    mar 20 marzo 2012 12:05 rispondi a Joe

    Un vero pioniere. Questa forse la dicitura pi appropriata per descrivere il maestro Morgante. La maggior parte dei musicisti manduriani della fascia di et che va dai 40 ai 60 anni, sono passati dalla sua scuola di musica (ed era una vera scuola dove venivano impartiti i rudimenti di lettura e di ritmica oltre all'educazione non solo musicale). Grazie al compianto maestro Morgante mi sono avvicinato in tenera et a questa "droga" chiamata MUSICA che continuo ad assumere giornalmente a dosi industriali. Musica con la "M" maiuscola, perch il maestro, insegnava Lui personalmente il solfeggio ed aveva una scrittura musicale bellissima. Ricordo ancora l'organo Hammond, un vecchio contrabasso, la batteria (che veniva inseganta da un musicista d'adozione manduriano) e la sala d'incisione (ormai dismessa nei primi anni ottanta quando arrivai io). La redazione ha dimenticato di dire che fond anche un'etichetta discografica che prendeva il nome da

  • Joe
    mar 20 marzo 2012 12:05 rispondi a Joe

    una delle sue formazioni di punta "THE MORGAN'S". Grazie al suo impegno costante di promozione della cultura musicale riusciva, a quei tempi, a produrre "in loco" i 45 giri. Storia ormai di un patrimonio andato inesorabilmente perduto per l'avvento anche dell'era digitale. Addio Maestro, riposa in pace dove potrai sicuramente far risuonare l'eco delle tue composizioni, disconosciute e trascurate, da un popolo (manduriano) ormai inesorabilmente avviato verso un declino sia dei costumi che delle tradizioni. RIP.

  • Francesco Buccolieri
    mar 20 marzo 2012 11:30 rispondi a Francesco Buccolieri

    Spesso in politica si auspica il vento del rinnovamento, il ricambio generazionale e si bolla come brutto e inutile ci che vecchio e bello e dinamico ci che nuovo. Facendo una riflessione sulla morte di Enzo mi rendo conto che Manduria ha carenza di uomini come lui , certo con mille difetti, ma con uno spirito sempre giovane e combattivo. Sono pochi i manduriani che hanno portato alto il nome di Manduria e lui, a mio avviso, occupa uno dei primi posti. Il festival era un evento che riempiva le cronache dei giornali e dava ampia visibilit allintera citt. Ma come spesso accade in questa realt le iniziative utili allo sviluppo del territorio vengono sempre boicottate. Chi non ricorda il maestro sempre attorniato dai ragazzi ai quali cercava di trasmettere lamore per la musica e per la vita. Anche da amministratore ha sempre cercato di promuove iniziative, sempre attivo ad organizzare manifestazioni ( la festa delle nozze d

  • Francesco Buccolieri
    mar 20 marzo 2012 11:30 rispondi a Francesco Buccolieri

    oro stata unaltra su invenzione in una Manduria che spesso dimentica gli anziani), sempre pronto a bussare alle porte della Regione Puglia, della provincia, dell'ente provinciale per il turismo per ottenere finanziamenti per Manduria, con quella sua proverbiale caparbiet e costanza. Il maestro Morgante di vecchio aveva solo let e con lui scompare un uomo che ha amato Manduria molto pi di tanti manduriani.

  • Sergio D.
    mar 20 marzo 2012 09:22 rispondi a Sergio D.

    ...esattamente ricordo le mie primissime lezioni di batteria e percussioni in quell'eclettico suo ufficio, in centro storico. Ricordo lui, educato e mai indiscreto. Onore al merito, Maestro.

  • cosimo massafra
    mar 20 marzo 2012 08:47 rispondi a cosimo massafra

    mi dispiace , c.m.

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