
Si apre un giallo tra le antiche mura dell’Associazione combattenti di Manduria per un caso che ha interessato addirittura la presidenza nazionale dell’Associazione combattenti e reduci. Da Roma è stato deciso il commissariamento della sede manduriana senza che l’attuale presidente in carica, Girolamo Libardi, fosse stato informato. «Fino a prova contraria il presidente sono ancora io», ha dichiarato ieri l’ex sottufficiale in pensione che da alcuni anni si occupa della storica sede che occupa i locali dell’ex palazzo di città in Piazza Garibaldi, recentemente oggetto di un importante restyling ad opera del compositore manduriano Ferdinando Arnò che a sue spese ha ristrutturato e arredato i vecchi ambienti.
All’insaputa del presidente Libardi, dall’altro ieri, secondo una nota ufficiale firmata dal presidente nazionale Antonio Landi, la sede messapica degli ex combattenti e reduci è passata sotto la responsabilità del manduriano, Paolo Picchierri, nominato «commissario straordinario» per nomina presidenziale.
Ancor più strana la motivazione del commissariamento che, secondo i documenti agli atti, sarebbe stata decisa sulla base di una relazione dello stesso presidente in carica «in merito – si legge nella lettera firmata da Landi -, alla situazione in cui si è venuta a trovare la sede di Manduria, la quale da diversi anni e precisamente dal 2015, non ha fatto più tesseramento, pur mantenendo l’attività associativa, con gravi danni di immagine».
Il commissario Pichierri, secondo le indicazioni ricevute, dovrà ora procedere al tesseramento per l’anno in corso d’intesa con la presidenza nazionale e la federazione provinciale di Taranto per poi procedere al rinnovo delle cariche sociali».
Il presidente Libardi cade dalle nuvole. «So solo che mi ha telefonato il presidente Landi al quale ho dato chiarimenti alla luce dei quali mi ha assicurato che era tutto a posto». Attualmente la storica associazione manduriana ha quindici iscritti. «L’ultima tessera l’ho fatta proprio ieri», conclude Libardi che a questo punto non può che attendere gli eventi.
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6 commenti
Romolo viola
gio 24 febbraio 2022 08:43 rispondi a Romolo violaReduci e combattenti di cosa ? Ma.....
Luigi Daggiano
mer 23 febbraio 2022 08:05 rispondi a Luigi DaggianoCome si fa a commissariare un'associazione di pensionati , dove il presidente Libardi da l'anima per questa associazione. Credo che dietro questa mossa ci sia qulcuno che vuole il male dell'associazione e del presidente Sperando che non ci sia dietro qualcuno dell'amministrazione di maggioranza.
antonio
mer 23 febbraio 2022 02:14 rispondi a antonioPenso che per commissariale un'associazione, sia questione di "rendiconto e/o bilancio" non "approvato"! O no?🤔
Virgola
mer 23 febbraio 2022 01:53 rispondi a VirgolaSi tratta di persone in pensione che se volessero essere associati dovrebbero inserirsi nei sindacati dei pensionati. In effetti vi immaginate che ci fossero le associazioni degli ex dipendenti dei comuni, o delle poste, o ancora dei dipendenti dell'ENEL e di tutte le altre categorie di lavoratori? Quanto al commissariamento l'ex presidente,( a proposito di ex), se ne faccia una ragione, il commissariamento lo decide l'organo nazionale d'autorità senza dare conto a nessuno
Egidio Pertoso
mer 23 febbraio 2022 08:30 rispondi a Egidio PertosoEnno'..., proprio adesso che, in Europa, soffiano vivaci venti di guerra, l'ennessima ! Ma che compito puo' avere oggi un'associazione del genere in una nazione che costituzionalmente ripudia la guerra. Si farebbe cosa utile, se tale associazione deve esistere, che sia votata ad iniziative per la pace tra gli uomini che' a farsi le guerre, è storia, sono solo gli ultimi a rimetterci. A quando organizzare nella nostra citta' iniziative per sensibilizzare i "potenti" alla coesistenza tranquilla, pacifica, come e' da essere, e sia ?
Antonio Ruggero
mer 23 febbraio 2022 10:20 rispondi a Antonio RuggeroConcordo su una inutilità di un'associazione del genere, ma anche di altre, Ass. Carabinieri in congedo, Finanzieri in congedo, bersaglieri in congedo etc. Basterebbe fare un'unica associazione che comprendesse tutte le Armi e Specialità e si potrebbe chiamare " Associazione dei militari in congedo".