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Due chirurghi a processo ma dalla parte opposta
Due chirurghi a processo ma dalla parte opposta | © n.c.MANDURIA - Il gup del Tribunale di Taranto, Valeria Ingenito, ha rinviato a giudizio il primario della chirurgia di Manduria, Lorenzo Fracasso assieme all’attuale direttore generale della Asl di Taranto, Fabrizio Scattaglia e il suo predecessore, Domenico Colasanto con l’accusa di irregolarità nell’affidamento dell’incarico primariale a Fracasso. Il processo che inizierà il prossimo 4 ottobre vedrà alla sbarra anche altri due imputati, Paolo Valerio e Michele De Palma, il primo componente della commissione che ha valutato i titoli mentre il secondo è un ex primario chirurgo che ha certificato i titoli al candidato. Parte lesa nel processo è il chirurgo manduriano, Roberto Massafra che secondo la tesi dell’accusa avrebbe avuto più titoli per ricoprire il posto assegnato al suo attuale primario. I reati da cui si devono difendere gli imputati sono quelli di concorso in abuso d’ufficio aggravato e, limitatamente per Fracasso e De Palma, di truffa, falsità ideologica e inganno. Nello specifico i due manager imputati sono accusati di avere considerato «ammissibile la produzione relativa alla casistica operatoria oggetto di impropria attestazione» che il candidato (Fracasso, ndr) si sarebbe fatto autocertificare da De Palma, suo ex primario in pensione. L’allora direttore generale della Asl jonica, Colasanto, scriveva il pm nella sua richiesta di rinvio a giudizio, «archiviava la procedura di autotutela (chiesta dal candidato escluso) sulla scorta della valutazione fondata su documentazione inammissibile». I fatti risalgono al 2010. A fare emergere la presunta truffa è stato il dottore Massafra (all’epoca primario facente funzioni al Giannuzzi) che assieme al suo avvocato, Gianluigi De Donno, si recò a Copertino e con una semplice richiesta di accesso agli atti prese visione dei registri operatori. Stessa cosa fecero i carabinieri che su delega del pm Bruschi scoprirono, si legge nelle carte del pm, «che il dottor Fracasso in 3.829 interventi eseguiti, solo in 1.014 risultava come primo operatore». Sarebbero 3.000, invece, quelli documentati da Massafra come primo operatore. Ad insospettire Massafra fu un’altra curiosa circostanza. Praticamente contemporaneamente alla nomina di primario di Fracasso a Manduria, la Asl di Lecce escludeva lo stesso protagonista da un analogo concorso per la chirurgia dell’ospedale di Copertino dove lavorava. Secondo la commissione della Asl leccese, il dottore Fracasso, candidato con altri tredici pretendenti, non meritava nemmeno di entrare nella terna dei papabili dalla quale poi il direttore generale di quella Asl di Lecce scelse il migliore nella persona di Donato De Giorgi. Gli altri della terna erano Cosimo Antonio Mastria e Paolo Salvatore. Imbarazzante situazione ora tra i due chirurghi obbligati a lavorare fianco a fianco con un processo in corso che li vede dalle parti opposte della sbarra. Massafra è attualmente candidato sindaco con una coalizione civica di centrodestra. Recenti passati politici anche per Fracasso che ha ricoperto cariche amministrative in provincia di Lecce prima nella Democrazia Cristiana e Udc, poi nel centrosinistra con la Margherita infine candidato sindaco con il Pd (non eletto) a Galatone.
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2 commenti
antonio
ven 24 maggio 2013 11:13 rispondi a antonioio sono per la giustizia!!! a maggior ragione nel campo sanitario dove poi a pagarne le consegunze sono i poveri pazienti....
Carlo.
ven 24 maggio 2013 10:05 rispondi a Carlo.Speriamo bene per i pazienti. Chi fa questa professione dovrebbe avere, nel limite del possibile, la mente libera da certi pensieri.