
Dopo la cacciata dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Manduria dei due frati Servi di Maria,padre Gabriele Meccariello e padre Leonardo Dilauro, colpevoli dello scandalo della mancata lavanda dei piedi agli immigrati, la parrocchia è stata provvisoriamente presa in carico dalla diocesi di Oria che ha nominato un sostituto. Si tratta di don Dario De Stefano, parroco della San Giovanni Bosco che ha già preso possesso dell’altare dei due religiosi licenziati in tronco.
Già l’altro ieri sera tra lo sbigottimento e la rassegnazione dei parrocchiani, l’inviato del vescovo Vincenzo Pisanelli ha celebrato la messa serale ripetuta anche ieri. Sua anche l’omelia domenicale di oggi quando la chiesa si riempirà più del solito.
La popolazione, intanto, è divisa tra chi condanna «l’epurazione» dei due anziani padri e chi, invece, la minoranza, è contenta della loro partenza. E c’è poi chi se la prende con i giornalisti che hanno diffuso la notizia di quel giovedì Santo quando i due sacerdoti si esibirono in quella discussione sull’altare che ha scoperchiato il segreto mantenuto nella sagrestia: padre Gabriele avrebbe voluto fare il rito della lavanda con gli extracomunitari mentre padre Leonardo si opponeva. Tutto questo durante l’omelia e davanti a circa duecento persone presenti in chiesa.
Il tema poi ha acceso il dibattito sui social. «La colpa è tutta dei fedeli che hanno spettegolato – scrive una fedele - perché in chiesa non si va per pregare ma per trovare notizie da trasmettere a giornali e alle Iene. Mi viene un forte dubbio sulla loro religiosità». Il riferimento è a chi per primo, la sera stessa della messa dello scandalo, aveva scritto su Facebook la frase che ha dato benzina ai giornali. Un’altra parrocchiana scrive: «La mia parrocchia non è razzista. I due preti sono anziani e malati e non mi sembra giusto mandarli via per una Messa non fatta. La messa è saltata, ma non c'è niente di scandaloso». E ancora. «Perché i preti che hanno figli e vanno a prostitute e i preti pedofili, sono ancora in Chiesa a celebrare la Messa e i due anziati frati no?». C’è attesa, intanto, su chi dovrà prendere il posto effettivo dei due Servi di Maria trasferiti. Se non dovessero arrivare, allora il controllo della ricca parrocchia passerebbe totalmente nelle mani della diocesi che nominerebbe tre suoi effettivi.
N.Din.
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5 commenti
Anonimo
lun 9 aprile 2018 08:02 rispondi a AnonimoLa realtà è che i pedofili rimangono nelle chiese a continuare a predicare male....o nel Vaticano....E due preti solo per non aver lavato i piedi agli extracomunitari li hanno mandato in esilio....E' ormai diventata una vergognare dire di essere cristiani proprio come dire di essere italiano.
giorgio sardelli
dom 8 aprile 2018 02:40 rispondi a giorgio sardellisicuramente i fedeli che hanno spettegolato lo hanno fatto con l'intenzione di frenare e far conoscere il fatto che il vescovo aveva già dato ordine a don dario di prendere possesso della parrocchia di sant'angelo e che don dario non centra niente con la parrocchia di sant'angelo essendo un salesiano, se essere religiosi significa occultare tutto allora gli altri che vogliono i preti pedofili in galera non hanno capito niente di religione, le donazioni dei fedeli di sant'angelo sono doni per la stessa parrocchia e non per usi di proprio piacimento, se per rifare il villaggio dei salesiani i fondi non erano sufficienti perchè lo siè voluto fare lostesso? Non era dichiarato inaggibile per essere abbattuto a suolo era come un malato da curare
Anonimo
dom 8 aprile 2018 06:13 rispondi a AnonimoBuonasera sign sardelli le volevo ricordare che don dario non è un salesiano ma un presbitero e vicario foraneo della diocesi di Oria. Li è stato dato questo compito da parte del vescovo. E poi i beni della parrocchia di sant'angelo rimango in quella parrocvhia e non vanno ad altre parrocchie. Se il villaggio é stato raso al suolo è perche non è stata fatta la giusta manutenzione. E poi se è stato nominato parroco di due parrocchie un motivo ci sarà è una persona corretta è giusta.saluti
giorgio sardelli
lun 9 aprile 2018 01:20 rispondi a giorgio sardelliSignor Anonimo, i due preti della parrocchia di sant'angelo che sono stati cacciati dalla diocesi in 24 ore senza prova di appello anno visto nascere nella loro parrocchia più di una generazione senza mai dare avido di comportamenti sbagliati o altro per cui ci riesce difficile credere che due religiosi come lo sono loro in particolare uno si rifiuti senza un motivo di fare la lavanda dei piedi il quale rituale è approvato essendo dei religiosi con anni di sacerdotizio se si è rifiutato aveva un motivo e se un prete del villaggio del fanciullo ha sostituito i due preti alla parrocchia di sant'angelo c'è un motivo non serviva un prete specializzato come lo dipinge lei avrebbero potuto mandare chiunque e non proprio uno dal villaggio del fanciullo.
Anonimo
dom 8 aprile 2018 04:12 rispondi a AnonimoSign sardelli prima di tutto don dario non fa parte dei salesiani ma è un presbitero e vicario foraneo facente capo alla diocesi di oria. E poi i beni di sant'angelo rimangono a quella parrocchia e non vanno portate ad altre . Il villaggio é stato raso al suolo in quanto risultava inagibile perché non sono mai state fatte manutenzioni e si è arrivati a questo punto. E poi se si danno due parrocchie a questo sacerdote un motivo ci sarà. È una persona corretta e molto preparata e sa fare sempre le cose giuste.