
Lo stomaco è uno dei principali organi addominali; è costituito da una sacca, all’interno del quale si raccoglie il cibo ingerito e masticato. Qui, grazie all’azione dei succhi gastrici, l’organismo avvia la digestione degli alimenti, a cominciare dalle proteine e dai carboidrati; lo stomaco svolge anche altre funzioni, tra cui la secrezione endocrina.
La salute di questo organo dipende in buona parte dall’alimentazione e dallo stile di vita che si conduce; esistono diversi fattori di rischio che possono provocare disturbi a carico dello stomaco e dell’apparato gastrointestinale nonché, più in generale, interferire con il corretto sviluppo del processo digestivo.
Quali sono i disturbi più comuni
L’espressione “disturbi gastrointestinali” è molto comune e viene impiegata per designare una vasta gamma di condizioni, alcune lievi altre gravi, che interessano lo stomaco e l’apparato gastrointestinale. In particolare, tali disturbi possono spaziare dalle semplici difficoltà di digestione a nausea, vomito e diarrea. A questi si aggiungono acidità e bruciore di stomaco, gonfiore, pesantezza e reflusso gastroesofageo.
Le cause principali
Non esiste una causa univoca scatenante per i disturbi gastrici e i problemi di stomaco; ciascuna condizione può avere cause molteplici e, al contempo, bisogna tenere in conto abitudini, stile di vita e predisposizione (tra cui, ad esempio, ipersensibilità della flora intestinale) da parte del singolo individuo.
La ‘cattiva digestione’ (o “dispepsia”, in gergo clinico) comporta molti dei più diffusi disturbi gastrointestinali, riconducibili molto spesso ad una cattiva alimentazione: il consumo di pasti abbondanti, composti da cibi pesanti (fritti, ricchi di grassi o molto conditi) rende la digestione più lenta e difficoltosa, provocando gonfiore addominale, pesantezza, meteorismo ed eruttazione.
L’acidità di stomaco (iperacidità gastrica) si manifesta a seguito di una eccessiva secrezione di acido gastrico; può scaturire non solo da cattive abitudini alimentari (consumo smodato di cibi e bevande quali pomodoro, caffè, fritti, alcolici e pietanze piccanti) ma anche da condizioni di forte stress e da uno stile di vita poco sereno ed equilibrato. Lo stesso dicasi per il bruciore di stomaco, del quale possono soffrire anche i tabagisti e chi abusa di bevande alcoliche. Anche alcune terapie farmacologiche possono indurre, tra gli effetti collaterali, l’acidità di stomaco così come una particolare infezione batterica.
Il reflusso gastrico, invece, consiste in una risalita anomala del contenuto dello stomaco nell’esofago; il fenomeno può essere dovuto sia ad un rallentamento dello svuotamento gastrico (lo stomaco non ‘smaltisce’ tempestivamente il cibo ingerito) sia ad una copiosa risalita di acido dallo stomaco. In aggiunta, anche alcune condizioni quali sovrappeso, forte stress o gravidanza possono contribuire all’insorgere di tale disturbo.
Come affrontare i disturbi gastrici
I problemi digestivi e di tipo gastrico possono essere contrastati anzitutto con farmaci specifici come, ad esempio, Biochetasi effervescente. Si tratta di una formulazione per la quale non è richiesta la prescrizione medica, tant’è che può essere acquistata sia in farmacia sia online, rivolgendosi a e-commerce autorizzati come Anticafarmaciaorlandi.it. Ciò nonostante, è consigliabile rispettare sempre dosaggio e posologia indicati sulla confezione o sul foglietto illustrativo.
In aggiunta, in base al tipo di disturbo, è possibile fare ricorso ad altri farmaci senza obbligo di prescrizione come, ad esempio, digestivi o antiacidi. Nel caso in cui, invece, i sintomi si protraggono nel tempo o assumono carattere cronico, è bene consultare il proprio medico di fiducia per valutare l’opportunità di una terapia farmacologica.
Naturalmente, molti dei disturbi gastrointestinali possono essere attenuati tramite la prevenzione, ossia rendendo la propria alimentazione più sana ed equilibrata; in aggiunta, è bene limitare fumo ed alcool e cercare di condurre uno stile di vita salutare, evitando fonti di stress e tensione eccessive.
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