
Si è evitata per un soffio la tragedia l’altro ieri sera a Manduria per l’incendio che si è sviluppato in un appartamento del centro cittadino con all’interno un’anziana disabile impossibilitata a muoversi e a mettersi in salvo. Ad evitare il peggio è stato l’arrivo tempestivo del figlio che si era allontanato per accompagnare un amico e che rientrando a casa a casa si è trovato di fronte l’inferno con il fumo nero e le lingue di fuoco che uscivano da una finestra. E’ stato lui, mentre si avventurava nell’appartamento con l’intento di mettere in salvo la madre a telefonare al 112 dando la possibilità agli operatori di attivare i soccorsi sanitari e dei vigili del fuoco.
L’ambulanza della postazione 118 di Manduria e la squadra dei pompieri sono arrivati quasi contemporaneamente in via Monte Santo. Dall’interno della casa si udivano le urla della 85enne che chiedeva aiuto mentre il figlio indicava ai vigli del fuoco la stanza dove si trovava mentre il fumo rendeva irrespirabile l’aria. I vigili del fuoco hanno dovuto prendere di peso la signora che accusava i primi segni dell’intossicazione.
Fortunatamente le fiamme, quasi sicuramente partite da un corto circuito, avevano interessato un’altra stanza per cui la donna non ha avuto ustioni. Una volta all’esterno il personale sanitario ha preso in carico l’anziana che era completamente nera di fuliggine e non respirava bene. Stabilizzata e sottoposta a ossigeno terapia d’urgenza, la malcapitata è stata trasportata all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria. Fortunatamente, nonostante le disabilità e il fumo che aveva inalato, gli esami eseguiti hanno escluso una compromissione dei polmoni. Comunque è stata ricoverata nel reparto di medicina per un periodo di osservazione. Illeso e sotto choc il figlio che vive con lei, un noto imprenditore manduriano che gestisce un’attività commerciale a Manduria. Sarebbe esclusa, infine, un’origine dolosa dell’incendio provocato dall’impianto elettrico vecchio che da un corto circuito ha innescato l’incendio.
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