«C’è pure il Primitivo di Manduria», e siamo nella Corea del Sud». A dircelo (con grande stupore) è la nota giornalista e showgirl Selvaggia Lucarelli in una storia del suo profilo Instagram mentre racconta il suo ultimo viaggio asiatico partito da Seul. Qui però siamo a Busan, nel sud-est della Corea quando la Lucarelli scatta una fotografia che ritrae il pregiato Primitivo di Manduria, in vendita nell’hotel in cui alloggia, accanto a quello di Montezemolo: «Resisto, anche perché se bevo una bottiglia ogni volta che piove - scrive sempre la Lucarelli nella storia rispetto al Primitivo e alle cattive condizioni meteorologiche del posto -, torno che sono Pete Doherty», riferendosi al cantante inglese più volte paparazzato e incriminato per l’alto tasso alcolemico come metafora dell’alta gradazione del vino nostrano.
Insomma il Primitivo di Manduria è diffuso e riconosciuto ovunque nel mondo, anche negli alberghi della Corea del Sud e dalla stessa giornalista italiana che promuove (presumibilmente senza interessi) il vino di casa messapico a milioni di follower (1,2 milioni per l’esattezza). In queste settimane la contestata giornalista Lucarelli, spessissimo al centro di critiche rispetto al suo modo di fare
giornalismo molto diretto e senza peli sulla lingua (l’ultima riguarda i tassisti romani), sta divulgando al pubblico del social di Meta il suo recente viaggio coreano travestendosi da travel blogger accantonando (in vacanza) la sua professione. Un percorso alla scoperta delle tradizioni, dei cibi e dello stile di vita della Corea partito da Seul e proseguito per tutto il sud est del Paese, documentato con minuzia e tanto di riflessioni sul modo in cui le città vengono amministrate in paragone al nostro Bel Paese. Sempre con quel pizzico di ironia alla Lucarelli.
E tra città coreane riqualificate, musei interattivi, enormi statue del cartone One Piece in altrettanti enormi centri commerciali, spazi verdi e tanta pioggia, compare anche un pizzico di Italia, un pizzico di Manduria e il suo Primitivo. (Peccato che a produrre quello pubblicizzato dalla Lucarelli non sia una cantina manduriana ma di San Marzano di San Giuseppe).
Marzia Baldari
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5 commenti
repo
sab 20 agosto 2022 07:41 rispondi a repoSan Marzano produce Primitivo di Manduria, non vedo dove sia il problema. Idem Sava, fanno un'ottima produzione.
Ernesto Sessa
sab 20 agosto 2022 01:08 rispondi a Ernesto SessaUna precisazione è d'obbligo. Il Primitivo è stato pubblicizzato da Manduria, ma produttori di ottimo Primitivo sono da sempre cittadine come Sava e San Marzano. Quindi che all'estero venga apprezzato un Primitivo non di Manduria non crea alcuno scandalo. Devo precisare che sono napoletano attento alla qualità dei buoni vini
Egidio Pertoso
sab 20 agosto 2022 09:15 rispondi a Egidio PertosoSelvaggia, è sicura che non sia un vino contraffatto ? Ormai i nostri amici orientali ci copiano tutto. Dalle canzonette di Albano e Romina a quelle di Blanco e Sangiovanni ( i santi, che abbiamo cacciato dalle chiese distrutte, vanno bene in ogni parte del mondo). Dalle ultime notizie, sembra che i cinesi vogliano costruire, dato il brivido che suscita l'etichetta" Primitivo di Manduria", un falso fonte pliniano da cui far sgorgare un'eccellente e purissima acqua minerale. Da imbottigliare ed esportare nel mondo col marchio " Acqua ti la ora".
repo
sab 20 agosto 2022 07:40 rispondi a repoLa Cantina San Marzano esporta in tutto il mondo, specialmente in Asia. Spesso vengono anche asiatici a visitarla.
cittadino
sab 20 agosto 2022 12:40 rispondi a cittadinoSe fosse contraffatto come dice lei avrebbe altre etichette, non certamente quella della rispettabile cantina Talò. Lo avrebbero etichettato con una cantina manduriana